Robert Mapplethorpe

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giovedì 21 ottobre 2010

L'Aura: L'Ascesa e L'Avvenire

Mancano cinque giorni all'uscita del nuovo EP di L'Aura Abela.
E' dunque il caso di fare il punto della situazione.

L'Aura nasce il 13 agosto del 1984 a Brescia eccetera eccetera.
Segno zodiacale: Leone.
Da bambina canta “La Sirenetta” eccetera eccetera.
Papà ci piazza l'apostrofo eccetera eccetera.
Polistrumentista-ultrasuoni-aspirapolvere eccetera eccetera.
Conosce il suo futuro manager in chat, coglie al volo l'occasione e vola negli States.
Una volta lì eccetera eccetera.

Torna in Italia ed esce il suo primo album: Okumuki.
Se non ne avete mai sentito parlare ve lo diciamo noi:
disco d'Oro – 5 singoli – radio in visibilio – critica che grida alla nuova promessa -
gran successo!
Di seguito, una breve recensione dell'album.

Canzoni: intime, fiabesche, anche romantiche se vogliamo.
Arrangiamento: mmm...
Voce: complessivamente pulita, sottile, fresca. Insomma, sembra la sorella di L'Aura. Già allora, nei live era tutt'altra cosa.
Presenza scenica: folletto. La ragazza è strana, ha un che di dark ma non è stereotipata. È timida ma logorroica. Le sue mani ipnotizzano.
Top 3:
- Piove per il suo sviluppo: da canzone malinconica ed intimista all'urlo liberatorio finale, davvero rock!
- If everybody had a gun perché è critica, graffiante, articolata. A ogni ascolto
ti prende di più.
- Lettere d'amore: la canzone più trascurata dell'universo. Pura poesia.

In due parole? È un bell'album, composto da canzoni di qualità. Se vi piace l'arrangiamento sognante potrete gustarlo al meglio in versione studio, altrimenti buttatevi sui live.

Per sentire qualcosa di quel periodo, vi postiamo la prima esibizione di Irraggiungibile a Sanremo 2006.



A giugno 2007 nasce: Demian.
Se non ne avete mai sentito parlare ve lo diciamo noi:
preparato in fretta e furia – vende pochissimo – 2 singoli – radio in dubbio – critica che apprezza, e parla ancora di nuova promessa – insuccesso.
Di seguito, una breve recensione dell'album.

Canzoni: introverse, stralunate, sofferenti, particolarissime.
Arrangiamento: mah, per certi versi è talmente trash che può solo piacere, per altri si poteva fare di meglio.
Voce: più piena del precedente. Meno pulita, meno sottile, calda. Insomma, a volte sembra di sentirla come nei live.
Presenza scenica: Femme Fatale. La ragazza è sciupata, pallida. Ha tinto i capelli di rosso e ha cambiato il guardaroba. L'effetto è meno sognante, ma guadagna in fascino. Eppure c'è qualcosa di sfuggente, di freddo.
Top 3:
- I just want to grow old, forse la più sofferta, ma con una nota di positività.
Ti arriva dentro.
- Demian, innamorata, autobiografica, c'è da chiudere gli occhi.
- Turn Around, un vero gioiello.

In due parole? Molti dicono sia uno o due scalini sotto Okumuki, per noi non è così. Se prima L'Aura ci piaceva, con questo album ci ha incantati. In tour si è portata gli GnuQuartet: collaborazione perfetta! Purtroppo lo stesso non si può dire per i duetti dell'album (È per te – Turn around) perché a nostro avviso non valorizzano le canzoni.

Per sentire qualcosa di quel periodo, vi postiamo la splendida esibizione di I'm so fucked up I can barely walk con gli GnuQuartet a Catania.



I primi di marzo del 2008 esce: L'Aura.
Di che si tratta? Della sua prima raccolta  - lettera di presentazione - curriculum vitae - biglietto da visita.
Praticamente è un greatest hits un po' particolare: qualche singolo di Okumuki, qualche brano di Demian, 4 inediti, una cover, un paio di live. Beh, tanta roba!
Se non ne avete mai sentito parlare ve lo diciamo noi:
preparato per Sanremo – vende pochissimo – 1 singolo con video (Basta) – 1 singolo senza video (Cos'è) – 1 singolo per il cinema (Nell'aria) – radio sì e no – critica che non sa più che pensare – insuccesso.
Di seguito, la solita breve recensione.

Canzoni: parliamo degli inediti. Tutti in italiano. Testi riusciti al 35%. Canzoni abbastanza orecchiabili, sicuramente non banali ma nemmeno memorabili.
Arrangiamento: very pop.
Voce: mantiene le sfumature di Demian, sofferenza esclusa.
Presenza scenica: Emo style? Frangettina, extension rosa fluo e cappellini colorati. Pantaloncini a vita alta e leggings. Righe e quadrettini sparsi. Occhiali da sole. Insomma, look che spazia tra la ragazzina appena uscita dalla Fiera di Senigallia e la studentessa di Fashion Design. Ah, ultimo appunto; per ragioni a noi sconosciute, L'Aura ha sostituito il movimento sconnesso e ipnotico delle mani con gesti didascalici e narrativi.
Top 2 (eh dai, 3 su 4 era troppo..!):
- Cos'è: scelta da Chiara. La prima volta che l'ha sentita le ha provocato l'orticaria, poi ha iniziato ad ascoltarla spesso e con immenso piacere, soprattutto nei live.
- Nell'aria: scelta da Andrea. Colpito dalla voce, prima. Colpito dal testo ad un ascolto più attento. Ha una grande forza espressiva.

In due parole? Quest'album si sarebbe potuto risparmiare conservandone gli inediti per un progetto futuro? Dobbiamo dirla tutta: abbiamo sempre pensato che, in effetti, Demian fosse uscito troppo presto. Sarebbe potuto essere quello l'album post-sanremo 2008, magari ricco di qualche pezzo in più, realizzato con più calma, cura e serenità. Al festival avremmo visto proprio la canzone "Demian". Per la struttura, per la voce, per la musica, per il crescendo, per il testo, per la cifra stilistica, per la passione, per mille altre ragioni, per noi, poteva funzionare.
Con i se e con i ma la storia non si fa, diceva la maestra. Dato che L'Aura (album) è uscito eccome, l'unico consiglio che possiamo darvi se non lo conoscete è quello di comprarvi gli inediti su I-Tunes e lasciar perdere il disco intero.

Per sentire qualcosa di quel periodo, vi postiamo l'esibizione di Basta! a Sanremo 2008.



Il 2008-2010 è un biennio di tutto e niente. Si preannunciano grandi cambiamenti di sound, di stile, collaborazioni, uscite discografiche e quant'altro e alla fine ne escono fuori:
- svariati live con e senza band
- aperture di concerti importanti come per Alanis Morissette e Ben Harper.
- incontri didattici e seminari sulla voce.
- la sonorizzazione di un film muto, Rapsodia Satanica.
- diverse collaborazioni "non ufficiali" in occasioni particolari. Tra le tante possiamo citare Alberto Fortis, Syria, Chiara Canzian, Rocco Tanica, Malika Ayane e Michele Monina (essendo quasi tutte cover, ne parleremo in un prossimo post dedicato)
- una collaborazione ufficiale con Gianluca Grignani nel pezzo "Vuoi vedere che ti amo" con tanto di singolo in radio e tv.
- una canzone intitolata "L'attimo in cui" che fa da colonna sonora a "Trilly e il tesoro perduto" firmato Walt Disney.
- un cameo nel film di MTV "Una canzone per te" in cui canta l'inedito "Invisibile".
- una L'Aura-Selecter per un disco pub Milanese.
 - un numero sempre crescente di cover da mozzarti il fiato. Se esiste una Verità con la "V" maiuscola è che L'Aura, live dopo live, dimostra di essere una cantante sempre più talentuosa, con una voce imprevedibile, tecnica, versatile ed emozionante. (Qui, le prove! http://www.youtube.com/user/ioandrea)



Beh, non ci si può mica lamentare, no? No, ma la riflessione è spontanea.

Prendiamo L'Aura come una Grande Chef.
Col tempo si è conquistata un certo numero di clienti affezionati che da lei hanno trovato piatti dal sapore esaltante e prelibatezze rare.
Negli ultimi due anni la Grande Chef ha deciso di dedicarsi a nuovi esperimenti culinari e quindi di spendere molto tempo in cucina. Di conseguenza ai clienti è maturata una gran fame. La Chef, però, in questo periodo di ricerca non poteva fare altro che nutrire i suoi fedeli di assaggi, un boccone alla volta, una volta ogni tanto.
Le reazioni dei fedeli ai nuovi sapori sono state di ogni genere: alcuni gusti, infatti, hanno provato l'esistenza di Dio; altri invece hanno lasciato un sapore molto amaro; altri ancora, prima scesi con semplicità, si sono poi piazzati sullo stomaco. E' difficile stare dietro ad uno chef in evoluzione, può sconvolgere.
L'unica cosa sicura è che così no, con un boccone di tanto in tanto la fame non può essere saziata. Per non parlare dell'aspettativa che cresce insieme al desiderio.

Oggi fuori dalla cucina della Grande Chef leggiamo che presto il ristorante riaprirà al pubblico, che con la sua cucina moderna questa volta attirerà folle da ogni parte del mondo.
La fame dei fedeli riuscirà finalmente a placarsi, a ritrovare il godimento del palato, o sarà appagata solo in parte, perché cucinare per cinquanta persone non è certo come cucinare per cinque?



Ma uscirà mai questo benedetto album? No, non ci sarà un album, usciranno due EP. Questa è la notizia ufficiale degli ultimi tempi. Uno vedrà luce in autunno e l'altro in primavera.
Difatti ad inizio ottobre vengono fuori due importanti novità:

1. Spunta come un fungo il suo nobile cognome, Abela. Come mai? Per questioni di riconoscibilità. Era ora che si facesse qualcosa per superare il classico:
Sentito la nuova canzone di L'Aura a Sanremo?” “La Pausini è tornata a sanremo? Non ci posso credere! Ma presenta?” “...No, parlo di L'Aura e basta, quella con l'apostrofo” “Ah... forse ho capito... (ma che dice questo?)”
Effettivamente l'amato apostrofo è un po' difficile da rendere in un discorso, sempre che non si opti per un più complesso “elleapostrofoaura”. Per questo accogliamo con piacere il cognome dal suono dolce, Abela, che dà un valore aggiunto ed è comunque opera di papà!

2. Esce il singolo del primo EP.



Era giugno 2008 quando abbiamo avuto il piacere di ascoltarla per la prima volta al RhoAlive. Abbiamo pensato fosse una canzone scialbetta e un po’ ripetitiva. Ne abbiamo anche fatto una parodia che è meglio non riportare qui (non provate a corromperci, è troppo personale!).
La suona qualche volta in giro per l’Italia, poi la canzone finisce nel dimenticatoio per secoli. Che gioia, se n’è scordata! Uff, pericolo scongiurato.
Maggio 2010: L’Aura suona al Tambourine. A metà concerto ci si inceppa la videocamera. Proprio in quel momento lei annuncia: “Ora eseguirò uno degli inediti del nuovo album”. Facciamo cadere qualche santo giù dal calendario finché non la riconosciamo. Ma è "Come spieghi"! Ok, poco male allora.
Giugno – agosto 2010: periodo degli scongiuri. Fa’ che il nuovo singolo non sia “Come spieghi”… glielo scriviamo sul blog? No, potremmo provocare l’insurrezione dei ti-appoggio-sempre-e-comunque, e lei vedendo manforte potrebbe farsi venire strane idee.
Settembre 2010: abbiamo la conferma che, effettivamente, il nuovo singolo sarà “Come spieghi”. Delusione. Qualche commento entusiasta da parte della curva sud. Qualche commento neutrale e scarsamente coinvolto da parte dei più. Qualche commento di sdegno da parte della curva nord.
Più ci si avvicina all'uscita dell'EP, più i fan si dividono come non mai tra due poli: alcuni gridano al capolavoro, altri allo scandalo.
Nel frattempo viene girato un video che, dopo un mese, non è ancora uscito. Promozione non ne è stata fatta. Tutto ciò non ha certo giovato al singolo, che in brevissimo è fuori dalla top 200 di I-Tunes. Ce lo aspettavamo, perchè “Come spieghi” non è una canzone brutta, ma è una canzone che si confonde tra le tante. E' di qualità se paragonata a molte canzoni, ma non lo è abbastanza se paragonata a tante altre sul mercato.

Insomma, Cosa ci si può aspettare dal nuovo lavoro di L'Aura Abela? Per quel poco che ne sappiamo la sua ricerca per l'ultimo disco ha spaziato in ogni genere: dalla dance anni 80, all'happy rock, da sonorità squisitamente blues all'elettronico sperimentale. E in fin dei conti? Meglio semplificare e optare per una produzione dal sound americano, aperto, grosso e pop.
Una recensione approfondita sui pezzi la scriveremo in un nuovo post (breve, lo giuriamo!) Intanto...
Il 26 ottobre in tutti i negozi di dischi troverete il nuovo EP di L'aura Abela:
Sei come me.
(C, A)









4 commenti:

  1. Mah ,... non grido allo "Scandalo" ma piacere non mi fa vedere questa nuova L'aura.
    Correrò a comprare il tanto atteso disco ma parto molto demotivato.

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  2. Io e Andrea abbiamo deciso di fare così: il 26 ne compriamo solo uno per ascoltarcelo. Se ci piace, il 29 già che siamo alla FNAC ne compriamo un altro e anche qualche copia per amici e parenti.
    Se invece non ci piace si potrà assistere a questa scena:
    "lo tieni tu, vero?"
    "ma nooooo, guarda come si adatta bene al mobilio di casa tua..."
    "guarda, ricordo benissimo però che tu hai proprio un buco libero nel porta cd... è antiestetico, dovresti riempirlo!"
    Finchè probabilmente non decideremo di usarlo come regalo da riciclare a natale.

    ovviamente speriamo fermamente di poter assistere al primo scenario :)

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  3. Nulla da eccepire sull'esauriente biografia che hai fatto di L'Aura e che dimostra la tua conoscenza verso l'artista bresciana. Non sono molto d'accordo su 'Come spieghi'...liberissima di non entusiasmarti nel caso non ti sia piaciuto, ma credo sia uno dei pochissimi pezzi italiani in grado di reggere senza musica, unplugged. Ha una forza ed una verità rara, e per questo potrebbe non venire 'sentito' se non in linea con il tuo stato d'animo. 'Come spieghi le liti e quindi gli abbracci infiniti...' per me è pura poesia. Naturalmente è il mio parere e può non essere condiviso. Se acquisti l'EP, ascolta attentamente (poi riascolta ancora) 'Mi fai impazzire'...ciao e grazie per la visita da me :-)

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  4. Sai, proprio ieri pensavo che c'è bisogno di un po' di distanza temporale per comprendere meglio un pezzo.
    Per citare solo qualche esempio di canzoni di L'Aura, "Piove" non mi è piaciuta subito, e nemmeno "Non è una favola" e "Darlin". Ora sono tra le mie preferite.

    "Come spieghi" però sono due anni e mezzo che la conosco, e ancora non mi ha colpita. Credo che abbia ben poche speranze di entrare nella mia "top".
    Per quel che riguarda il resto dell'album invece, lo asolterò e riascolterò con attenzione.
    Soprattutto la cover, che mi incuriosisce, e "Mi fa impazzire", come hai consigliato tu.

    Grazie del commento intelligente :)
    Chiara

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