Sfogliando l'elenco di eventi del giorno sul sito http://www.amaci.org/ decidiamo di andare a vedere quattro o cinque esposizioni. Ce la faremo in poche ore?
Partiamo per la nostra avventura verso le quattro armati delle migliori intenzioni, ma un po' sconsolati per l'orario... è già tardi!
- Prima tappa -
Galleria ArteSanterasmo, in Cairoli. Espone Marco Lodola. Entriamo in punta di piedi, l'atmosfera è fredda, estremamente formale. Siamo gli unici due visitatori. Lo spazio espositivo ci colpisce, ma non è sfruttato al massimo. Peccato perchè le opere, tele e lightbox in stile pop, in uno spazio mantenuto sterile perdevano la loro carica espressiva. Pezzi forti? Le Ombre. Di seguito il lightbox simbolo di questa esposizione.
- Seconda tappa -
Ci imbattiamo in una performance di suoni/corpo/voce in una traversa di corso Buenos Aires. Che dire..? Una collezione di stereotipi sull'arte contemporanea.
Durata: breve, 20 min.
Location: spazio piccolo, illuminazione scarsa, aspetto angusto, posti a sedere per terra, strumenti sulla scena, fondale bianco (cit. Fontana?), un corpo nudo e inerme a terra. Banale.
Suoni: non melodici, con utilizzo non canonico di strumenti comuni (tramite graffi, picchiettamenti, distorsioni) e uso di strumenti anticonvenzionali come il didgeridoo e la campana tibetana. Già ascoltato.
Corpo: (femminile) seminudo, scomposto, spezzato, spigoloso, sofferente. Movimenti disarmonici, non a ritmo, talvolta goffi. Cambi di personalità. Ricerca di gesti estremi, violenti, graffi, schiaffi. Già visto.
Voce: parole vomitate, senza un apparente filo logico, non solo parlate, non solo cantate. Parole biascicate, sussurrate, urlate, dilatate. Già sentito.
Forse sembriamo un po' troppo duri, ma come si potrebbe non esserlo di fronte a persone che affermano con saccenza di star proponendo Arte all'Avanguardia?
Giudizio finale: un lavoro guardabile ma poco o nulla coinvolgente. Sì, va bene la critica alla società odierna ma... si poteva fare di più.
Voto: 6 meno.
(C, A)
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