Robert Mapplethorpe

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lunedì 24 ottobre 2011

Rock For Belize - Rock On The Road


Ciao amici, domani sera raggiungeteci a Desio! ;) E' per un'ottima causa!! Farò qualche pezzettino al piano... Vi aspettiamo! :D


‎3° EVENTO ROCK FOR BELIZE - PINO SCOTTO & FRIENDS

 ·  ·  · mercoledì alle 11.52 · 



E infatti siamo andati.

 

Apre la serata Pico (o Piko). Come, non lo conoscete? NO?? Vabbé per farla breve... è uno che entra in scena facendo suoni come "Sbam". E' uno che esce di scena facendo ancora "Sbam". E' uno che incita il pubblico a suon di "bella ragà, tante belle cose!". E' uno che canta con poca voce e con una spalla molto meglio di lui.  A' Pico, stai a sentì quel che te dico, non c'è bisogno de fa er fico, tanto er mejo qui è il tuo amico!

 

Poi, suspance... 
Ladies and Gentleman, the real Showman, PINO SCOTTO!!


Canta, vaga, ma soprattutto lancia gridolini leggendari a destra e a manca. Come on!! Tocca solennemente giovani disinteressati in prima fila, come se fosse Jacob coi suoi Candidates. Pino, non vorremmo deluderti, ma quelli erano lì solo per i Club Dogo.

 

Giusto il tempo di qualche altro "Cazzo" "Vaffanculo" e "Come on!!" ed è già il momento della guess star: Lombroso! L'unico, senza contare Padre Pino, ad aver avuto il diritto di portare tre pezzi. Non male la sua performance, ma non possiamo negare che il nostro ricordo sia un po' confuso. Sì, perché la nostra attenzione era stata catturata da lui, l'ospite d'eccezione... IL POSER! Un tale così fashion da sembrare in maschera. Per tutto il primo brano ci siamo chiesti se non fosse Elio sotto mentite spoglie... e invece no, era un personaggio autentico! Incredulità e ammirazione.



Accade poi che, tra un Pino e un altro, l'atmosfera cambia. Guadagna il centro della scena un Omar Pedrini invecchiato e imbruttito. Imbraccia la sua chitarra e annuncia che presto tornerà a scrivere pezzi rock. Intanto, però, ci propone un brano melodico. Omar, forse questo tracollo è dovuto al cannibalismo? Non si fa, Omar. Da bravo, sputa Tozzi e Masini e restituiscili a questa umanità. Curati un po', e quando avrai ritrovato te stesso saremo lieti di riascoltarti. Ma adesso, fuori che arriva la MUSICA.


Entra L'Aura, splendida. I club doghiani con l'ormone arzillo commentano "che figa", altri si domandano "chi è?". Lei annuncia un cambio di programma, pensava di cantare dei brani ma decide di suonarne altri. Apre bocca e la folla è K.O.



I club doghiani disturbano, ma si lasciano scappare anche qualche "oltre che figa è pure brava". Eccome se lo è. Diciamolo, tanto si sa che siamo di parte. L'Aura suona "Basta!" ed "E' per te", e si porta a casa una valanga di applausi.



Poeticamente la scaletta prevede Francesco Sarcina de "Le Vibrazioni" in seguito all'esibizione di L'Aura. Sarà che più ancora che vibrazioni noi abbiamo dentro un terremoto emotivo, di Sarcina ci rimane giusto questa foto.

 

Shock scaccia shock. Se fino a quel momento eravamo gon la testo altrove, l'apparizione di Ruggeri ci riporta a terra. Si prova una strana sensazione a guardare il Vero Enrico Ruggeri a un metro di distanza. Una sorta di timore reverenziale misto ad affetto paterno. Accanto a Pino Scotto sembra il fratello buono, a cui sono stati rubati tutti i capelli da quello cattivo per vantare una chioma più folta. Uniti dal rock, divisi da capelli... C'è sempre uno scotto da pagare.




Alla fine, prima di un altro po' di Pino chiaramente, arrivano loro, i Club Dogo. La massa in fibrillazione alle nostre spalle ci schiaccia, ai nostri lati ci schiaccia, persino quelli davanti ci schiacciano. E' arrivato il momento per farci da parte. Non avevamo mai visto i Club Dogo, avevamo capito che fossero dei pezzi grossi, ma non fino a questo punto! Da qui in poi per noi il concerto è ufficialmente finito. Prendiamo posto a un tavolino e ci mettiamo a chiacchierare, pensando che non ci sarebbe dispiaciuto incontrare L'Aura per due parole dopo più di un anno...

...Per fortuna avevamo il ciapalì-ciapalà.




(A, C)