Robert Mapplethorpe

Robert Mapplethorpe

domenica 31 ottobre 2010

L'Aura Abela: recensione "Sei come me"

Avevamo scritto di L'Aura 5 giorni prima dell'uscita dell'EP.
Ora sono passati 5 giorni dall'uscita dell'EP e abbiamo avuto modo di ascoltarlo, riascoltarlo, digerirlo e confrontarci con altri. È giunto il momento di scrivere cosa ne pensiamo, con lucidità.
Ma procediamo con ordine.

A 4 giorni dall'uscita dall'EP arriva l'anteprima del tanto sospirato video di “Come spieghi”. L'Aura per questo video ha deciso di mettersi a nudo. Letteralmente.
Noi abbiamo partecipato alle riprese e abbiamo avuto il privilegio di sentire una slow-version del singolo lunga ben 13 minuti, suonava molto Sigur Ròs! Per non parlare del momento in cui L'Aura si è manifestata in tutta il suo splendore.
Regista: “Ok, scoprite la Venere”
Noi: “O_O ommioddio”
Sarebbe partito spontaneo l'applauso, ma per timore reverenziale ci siamo contenuti.
Superato lo shock iniziale abbiamo passeggiato attorno ad un divanetto quasi dimenticandoci di lei. Tornati a casa, però, ci siamo fermati a riflettere. Nonostante lei sembrasse una Dea e la sua nudità fosse tutt'altro che volgare, ci siamo trovati d'accordo nel pensare che questo video fosse un'occasione bruciata. Anzitutto, non è originale (ci avevano già pensato Alanis Morissette, Elisa, Malia, Blink 182,ecc). In secondo luogo, al video manca l'Idea forte, quella che avrebbe compensato l'assenza di originalità. Complessivamente, il video rispetta in pieno gli stereotipi italiani; si fa guardare ma non racconta.



L'Aura aveva fatto intendere che per fare promozione la Sony aspettasse il lancio di “Sei come me”. Noi ci immaginavamo che fossero in serbo grandi cose, anche perché fino a quel momento la promozione era stata nulla. Allo stato attuale, però, ci viene da pensare che i discografici puntassero quasi esclusivamente sullo scalpore che poteva suscitare la nudità. Purtroppo o per fortuna, non c'è stato un gran rumore, tranne qualche link diretto al video intitolato “Guarda L'Aura nuda” e simili.

Ma parliamo finalmente dell'EP.
Torna comoda un'autocitazione:

Oggi fuori dalla cucina della Grande Chef leggiamo che presto il ristorante riaprirà al pubblico, che con la sua cucina moderna questa volta attirerà folle da ogni parte del mondo.
La fame dei fedeli riuscirà finalmente a placarsi, a ritrovare il godimento del palato, o sarà appagata solo in parte, perché cucinare per cinquanta persone non è certo come cucinare per cinque?
 
Abbiamo ancora fame.
Come succede con tutti i sapori nuovi, ci vuole un po' per abituarsi e si cambia idea di continuo. Ma arriva sempre un momento in cui si capisce cosa piace e cosa no. Ad esempio, dopo i primi caffè si può apprezzarne l'aroma ma difficilmente la sensazione che rimane in bocca.
La Grande Chef è tornata. Non ci ha preparato un antipasto, né un primo, né un secondo. Il suo nuovo EP è un dolce. Mai come per i dolci ci si divide. C'è a chi piacciono torte allo yogurt e chi preferisce glassa e creme di ogni tipo. Chi mangia solo la Saint-Honorè e chi si butta sul tartufo nero, possibilmente affogato al caffè. Noi amiamo i dolci. Siamo tipi da cioccolata calda o da crepes alla nutella. Eppure, per noi, questo EP è troppo dolce. Quali sono allora gli ingredienti che ci danno la nausea? Ne abbiamo trovato uno, ci ha illuminati il titolo della cover. L'ingrediente è il cuore. C'è troppo cuore. Nelle interviste <<Questo disco è fatto col cuore>> <<Con questo disco vi apro il mio cuore>> <<Questo disco vuole arrivare, parlare al cuore>>. Nei pezzi <<Eclissi del cuore>> <<La parte migliore, la parte del cuore>> <<Canto di un amore che senso non ne ha. Cresce nel mio cuore, non ha risposta>> << Penserai al mio cuore>> <<Tu lo sai quel che il cuore non sa dire>>.
Il titolo della cover, “Eclissi del cuore”, forse è stato profetico. Questa volta seguire il cuore non ha portato a una bella giornata di sole, ma a un'eclissi totale. Insomma, qualche altro cuore e diventiamo diabetici cronici.

Un altro ingrediente indigeribile per il nostro stomaco è l'arrangiamento. Che più italiano non si può, monotono, pastoso, caramelloso. Peccato che la parola cuore riferita all'arrangiamento non significhi nulla, altrimenti sarebbe precisa per rendere l'idea. Sì, è proprio una musica a cuori. L'ascolti e intorno a te si formano dieci, cento, mille cuori colorati. Urge un digestivo, un grappino, qualcosa!

Adesso, come fanno i sommelier, scindiamo il dessert e soffermiamoci sulle sfumature: i singoli brani. Per ognuno scriveremo un voto dato in base alle canzoni italiane che si trovano oggi sul mercato ed uno in relazione alla vecchia produzione di L'Aura. Per distinguerli il primo sarà chiamato appunto “Mercato” e il secondo “L'Aura”.

1. Come spieghi: effetto tira e molla. Un secondo prima pensi che sia la migliore e tiri una boccata d'aria fresca; il secondo dopo, invece, sembra incredibilmente noiosa. Poi, chissà perché, torna gradevole, e così via... Il suo più grande problema è il cambio di tonalità a metà canzone che la rende più infantile e meno “di pancia” nel finale.
Mercato: 6 / L'Aura: 5


    

2. Eclissi del cuore: non sentivamo la necessità della traduzione. Il tocco English lo avremmo accolto a orecchie aperte. Altrimenti, italiano per italiano, tanto valeva scegliere un pezzo nostrano. “Total eclipse of the heart” ci è sempre piaciuta. L'unica cosa che non ci convinceva era l'effetto “urlato” di Bonnie Tyler, peccato che L'Aura abbia mantenuto proprio questa peculiarità, non è da lei.
Mercato: 6,5 / L'Aura: 6
    


3. Sei come me: per noi, il pezzo peggiore. Troppo banale persino per un film Disney o per un cantante dei talent-s. Piuttosto si presta benissimo per la sigla di un qualche cartoon pomeridiano. (Rivogliamo bim-bum-bam!) E comunque “sto nei guai” non si può sentire! “Son nei guai” funzionava uguale, perché optare per un tamarrissimo “sto”?
Mercato: 5,5 / L'Aura: 3


  
4. Mi fa impazzire: melodia semplice ma piacevole. Ti coinvolge intimamente, sembra quasi che L'Aura ti sussurri in confidenza all'orecchio fino a che... non entra tutta la banda a rovinare la magia. Cazzo, sempre sul più bello! Non a caso è stata da noi rinominata “Mi fa incazzare”, per le sue potenzialità inespresse. Tapiro d'oro alla frase “ti alzi che è presto anche per il sesso”.
Mercato: 7 / L'Aura: 6 (maledetto arrangiamento).
 
 
  
5. Penserai: ennesima canzone sciupata. Potenzialmente interessante, sicuramente più d'effetto in inglese. Ma, per citare l'autrice a cui più si avvicina a causa della produzione discografica, “Invece no”, non è interessante come potrebbe. Ha un sound un po' più esterofilo delle altre, nel ritornello ricorda la O'Riordan degli ultimi tempi. Ma nelle strofe e in alcuni vocalizzi se non sai che si tratta della Abela la scambi per la Laura maggiore.
Mercato: 7 / L'Aura: 6 (sarebbe un buon riempitivo in un disco molto forte).
 

  
6. Invisibile: se non ci si lascia scoraggiare dalla rima amore/cuore in apertura di canzone, si rivela la più bella dell'EP. La melodia della strofa è un po' una cantilena, ma appena dice “Come mai...” ti scioglie. Un brano “piano e voce” ma non per questo debole, anzi, ne guadagna in espressività. Però, gli angeli che intonano soavi “aaahhh” nella seconda strofa, chi li ha convocati? Tirano giù una strofa già traballante di suo. Insomma, piccoli ostacoli a parte, è la canzone che più ci riporta alla L'Aura che tutti conosciamo. Forse c'è un ritornello di troppo nel finale, ma non fa niente, questa gliela perdoniamo!
Mercato: 6,5 / L'Aura 7,5
   
   
  
Tirando le somme questa è la nostra pagella per “Sei come me” :

Alla voce Mercato: 6,5 – Pacchetto ben confezionato per vendere ma non è affatto detto che venda. E' composto, ha poco estro creativo, si fa notare poco. Manca quel guizzo che chiunque cerca quando si accinge ad acquistare un prodotto.

Alla voce L'Aura: 5,5 – L'Aura non è capace di fare una merda totale. Non potrebbe mai; lei suona bene, canta bene, scrive bene. Diciamo che la ragazza ha le potenzialità ma non si impegna. Se questo prodotto è il massimo con il massimo sforzo, preferivamo il massimo con il minimo sforzo, almeno l'EP sarebbe uscito sei mesi/un anno fa... Forse allora le canzoni non erano ancora così ritoccate, erano meno artificiali. Ma queste sono solo supposizioni...

Giudizio finale: è cambiato il look, è cambiato il suono, è cambiato il modo di cantare, è cambiato il produttore, è cambiata la presenza scenica, è cambiato il fotografo e il tipo di booklet. Tutto è diverso, per alcuni più maturo, per altri meno. Per alcuni più sincero, per altri meno. Per alcuni più affine alla propria anima adesso, per altri più affine prima. Non siamo nè cinici nè sordi, dobbiamo ammettere che il gusto dell'EP migliora con l'ascolto. Sarà per abitudine, sarà per astinenza, sarà perché pian piano si supera lo shock, sarà per le melodie che ti si impiantano nel cervello, ma comunque migliora. Non diventerà mai il nostro sapore preferito, questo è ovvio, ma servirà a sfamarci.
Per un po'.
Chissà se il secondo EP sarà un dolce o un ammazzacaffè. Intanto il primo lo consumiamo a piccole dosi, così ci stuferà più lentamente e terremo a bada la glicemia.
(A, C)


PS. Eh no eh, ma allora è un vizio!
Grazie sempre per l'affetto. L'Aura. Cuore.” O_O

venerdì 29 ottobre 2010

MASCHI contro FEMMINE

Se avete voglia di vedere un film allegro, simpatico, leggero, non posso che consigliarvi "Maschi contro Femmine" di Fausto Brizzi.



Motivi per vederlo:
- vi farà ridere, e molto.
- le tematiche sono molto vicine a quelle della vita di tutti i giorni: la nascita, i conflitti di coppia, il tradimento, l'età che avanza, l'amore/odio tra coinquilini o vicini di casa...
- per fortuna, i dialoghi sono brillanti e leggeri, evitando sia l'effetto-Muccino sia l'effetto-stereotipi a gogo.
- il cast è ottimo. La recitazione è di buon livello ed i personaggi ben caratterizzati.
- proprio perchè gli attori sono facce notissime, il riconoscimento empatico scatta quasi subito.
- l'intreccio delle storie in cui tutti, per conoscenze o per qualche caso fortuito della vita, sono collegati. Ultimamente si usa molto
questo stile narrativo al cinema e nei TF, effettivamente apporta un valore aggiunto.
- c'è Paola Cortellesi, una delle rivelazioni degli anni 2000 in più di un campo. Televisione? Cinema? Canto? Ha un talento pazzesco, non c'è niente da fare...

Motivi per non vederlo:
- c'è una bella scena in un campo nudisti. La nudità è trattata davvero bene: lo sguardo della telecamera non è marpione o ammiccante. Proprio perchè lo sguardo è così neutro e avalutativo, il dialogo tra Vaporidis e una tizia che lo insulta di essere "vestito davanti a dei bambini" non ci sta proprio, è una scena inutile, grottesca e anche banale.
- proprio perchè le tematiche sono molto vicine a quelle della vita quotidiana, talvolta si cade nello stereotipo.
- se non piace il suddetto intreccio narrativo in stile "tutti-conoscono-tutti".
- se si hanno pregiudizi sul "lieto fine".

Giudizio finale: non è un film senza difetti però, rispetto ad altri film magari realizzati meglio o con mezzi più sofisticati, emoziona. Non è che piangerete come fontane o che, arrivati ai titoli di coda, penserete per una settimana alle vicende dei protagonisti... Però c'è un qualcosa che cattura lo spettatore, lo fa riflettere, lo fa partecipare emotivamente a ciò che vede sullo schermo per tutta la durata della pellicola. La buona notizia se vi è piaciuto? In primaverà uscirà "Femmine contro Maschi", la seconda parte del film! Altrimenti, se siete tra quelli a cui nemmeno il primo è piaciuto... beh, ormai i cinema sono quasi tutti multisala, non vi resta che evitare la sala "X" come la peste e scegliere un film più adatto a voi..!
(C, A)

giovedì 28 ottobre 2010

Sei come me - Sondaggio

Commentate gente, scrivete pure quello che pensate sul nuovo disco di L'Aura Abela.
Abbiamo pensato, oltre al sondaggio, di lasciarvi questo spazio per poter argomentare la vostra scelta, scrivere cosa vi è piaciuto e cosa no, cosa salvereste e cosa buttereste dalla finestra.

Io e Andre stiamo facendo sedimentare le nostre opinioni, presto però scriveremo una recensione personale.

Intanto... aspettiamo il responso del sondaggio e i vostri commenti.


mercoledì 27 ottobre 2010

Le pagelle di X Factor - 26 ottobre

Stasera pagelle più snelle, che arriviamo da una giornata dura e ho bisogno di riposare un po'.
Per evitare inutili polemiche ci tengo solo a sottolineare che la simpatia non rientra nel voto finale, l'abbiamo inserita come categoria a parte perchè ci diverte dare un voto anche al personaggio oltre che al cantante.


(Magari in un prossimo post parleremo meglio dei 4 giudici, dato che di solito ci concentriamo sulle canzoni e li malcaghiamo)

Carino il medley iniziale, una delle cose più gradevoli della serata.

Inizia Dami con Gimme some lovin’.
Voce: 5 -> forse la tecnica sarebbe da 7 o addirittura da 8, ma il timbro ci irrita e il suo modo di cantare ci annoia incredibilmente.
Scelta del pezzo: 7  -> ho già dimenticato come l'ha eseguita, pezzo adatto a lui ma non memorabile.
Presenza scenica: 5 -> ci prova ma non ci riesce.
Voto e giudizio finale: 6 -> come sempre, ci annoia.
Simpatia: se giudicassimo l'antipatia si diplomerebbe a pieni voti.

I Kymera cantano Phantom of the opera.
Voce:  7,5  -> bella la fusione delle voci.
Scelta del pezzo: 7,5  -> canzone forse non molto orecchiabile ma davvero interessante.
Presenza scenica: 8 -> sotto questo punto di vista migliorano ogni settimana.
Voto e giudizio finale: 8- -> bella performance anche stasera.
Simpatia: 7 -> confermiamo il voto di settimana scorsa.

Prosegue Ruggero con Mambo italiano.
Voce:  6,5  -> ha un buon timbro e una pronuncia divertente. Non brilla per tecnica.
Scelta del pezzo: 5  -> media tra 7 perchè effettivamente la canzone si adatta a lui e 2 perchè ci siamo stufati di sentire pezzi nelle sue corde. Emmobasta dai, osare un po' di più su.
Presenza scenica: 7,5 -> simpatico, allegro, scanzonato. Una ventata d'aria fresca stasera.
Voto e giudizio finale: 6,5 -> ha fatto bene il suo compitino.
Simpatia: 7 -> massì!

Nevruz interpreta Cosa sono le nuvole.
Voce:  6,5 -> non ha fatto particolari errori nè ha cantato male, ma è pur sempre Nevruz.
Scelta del pezzo: 6,5 -> discutibile ma interessante. 
Presenza scenica: 7,5 -> molto, molto dentro il pezzo.
Voto e giudizio finale: 7 -> L'effetto finale non è nè dissacrante nè troppo serio. Nevruz riesce a interpretare con grande emotività una canzone indubbiamente difficile.
Simpatia: 6,5 -> oggi più che un rocker sembrava un cucciolo da consolare.

E' il momento dei Litfiba. Non sono antipatici nè, però diciamo che non sono nemmeno i nostri preferiti nel panorama musicale italiano. Impressionante la voce di Pelù quando parla, avessi avuto 4 anni mi avrebbe spaventata.

Tocca a Davide che ci regala Everybody’s talkin’.
Voce: 8 -> è il nostro preferito è il nostro preferito è il nostro preferito.
Scelta del pezzo: 7,5 -> decisamente adatto a lui.
Presenza scenica: 7,5 -> oggi che non aveva i capelli stile amanita falloide ci ha guadagnato.mezzo punto.
Voto e giudizio finale: 7,5 -> lui e Nathalie ormai sono i più dotati là dentro. I kymera son bravi ma scompariranno presto.
Simpatia: 9 -> pacato e sorridente anche quando ha rischiato grosso.

Nathalie canta Let the sunshine in.
Voce: 7 -> ultimamente stiamo imparando ad apprezzarla.
Scelta del pezzo: 8 -> forse la scelta migliore della serata. Ebbravo Elio!
Presenza scenica: 8 -> carina la coreografia in stile hippies con gli altri ragazzi.
Voto e giudizio finale: 7,5 -> brava, intonata, coinvolgente.
Simpatia: 6 -> sta crescendo anche nella nostra classifica-simpatia.


Chiude Stefano con La prima cosa bella.
Voce: 2 -> e sono stata buona. Meno male che Ruggeri non gliele manda a dire! Santo subito!
Scelta del pezzo: 2 -> se la canzone affidata a Ruggero era paracula, questa è quasi da censura. Fare la versione di Malika con lei lì presente è davvero un'idea pessima, anche perchè il paragone è ovvio.
Presenza scenica: 2 ->  ma quando avremo la sua assenza scenica?
Voto e giudizio finale: 2 -> ma và?
Simpatia: 0 -> non pervenuta.

Vanno al ballottaggio Dami e Davide

Il secondo canta meglio e passa il turno. Peccato per la scelta di Biagio Antonacci, ma tra i due non c'è competizione. Dami, in preda alle convulsioni, punta più a far pietà ai giudici che non a stregarli con le sue doti vocali. Meno male che la Tatangelo, Ruggeri ed Elio non abboccano e lo eliminano impietosamente. 


Non parlerò dei nuovi perchè sinceramente ero annoiata a distratta a quel punto della trasmissione.
Meno male che Malika mi ha risollevato l'umore con la sua esibizione, i suoi giudizi sinceri e la sua presenza genuina e stralunata.


Chiudo con una frase inquietante: e Stefano? Ma come è possibile che sia ancora in gara??

lunedì 25 ottobre 2010

Francesca Woodman

Se la mostra di Franko B avevamo avuto il privilegio di vederla il giorno dell'inaugurazione, per quella della Woodman abbiamo atteso fino all'ultimo.
A parlarcene era stata Vanessa, nostra amica fotografa.

Io non ero convinta. Non mi ero documentata, ma a sensazione non mi sentivo poi così catturata.
Sarà che generalmente preferisco le mostre d'arte a quelle di fotografia, sarà che ho sempre pensato che le foto in bianco e nero dopo un po' mi annoiano.

Alla fine mi son lasciata trascinare con un po' di rassegnazione e curiosità q.b. per non darmi malata.
All'ingresso, vediamo che le foto sono in formato minuscolo. E io dovrei pagare per vedere qualcosa con la lente d'ingrandimento?! Ma stiamo scherzando? E guardate che assembramento, ma han deciso di venire tutti qua oggi pomeriggio? Che ci dobbiamo prendere a spintoni?

Poi la vedo.






L’esposizione presenta 116 fotografie e 5 video che ripercorrono tutta la carriera dell’artista, interrottasi a soli 22 anni.

Ho pensato molte cose. Ho pensato che l'adolescenza ha una genialità tutta sua che poi non si recupera più. Ho pensato che la Woodman ha saputo sfruttare fino in fondo quell'istinto creativo, quella forza espressiva. In pochi anni ha realizzato tutti gli scatti in mostra. Ha esplorato il suo corpo, i suoi spazi, la sua anima.
Poi, forse, si è resa conto che quella genialità istintiva la stava abbandonando, forse ha iniziato a temere di passare la vita a ripetersi o a esasperare la sua ricerca artistica fino al punto in cui le sue foto, il suo corpo, avrebbero perso di significato. Allora si è tolta la vita.
Sarà andata davvero così? 
(C)

giovedì 21 ottobre 2010

L'Aura: L'Ascesa e L'Avvenire

Mancano cinque giorni all'uscita del nuovo EP di L'Aura Abela.
E' dunque il caso di fare il punto della situazione.

L'Aura nasce il 13 agosto del 1984 a Brescia eccetera eccetera.
Segno zodiacale: Leone.
Da bambina canta “La Sirenetta” eccetera eccetera.
Papà ci piazza l'apostrofo eccetera eccetera.
Polistrumentista-ultrasuoni-aspirapolvere eccetera eccetera.
Conosce il suo futuro manager in chat, coglie al volo l'occasione e vola negli States.
Una volta lì eccetera eccetera.

Torna in Italia ed esce il suo primo album: Okumuki.
Se non ne avete mai sentito parlare ve lo diciamo noi:
disco d'Oro – 5 singoli – radio in visibilio – critica che grida alla nuova promessa -
gran successo!
Di seguito, una breve recensione dell'album.

Canzoni: intime, fiabesche, anche romantiche se vogliamo.
Arrangiamento: mmm...
Voce: complessivamente pulita, sottile, fresca. Insomma, sembra la sorella di L'Aura. Già allora, nei live era tutt'altra cosa.
Presenza scenica: folletto. La ragazza è strana, ha un che di dark ma non è stereotipata. È timida ma logorroica. Le sue mani ipnotizzano.
Top 3:
- Piove per il suo sviluppo: da canzone malinconica ed intimista all'urlo liberatorio finale, davvero rock!
- If everybody had a gun perché è critica, graffiante, articolata. A ogni ascolto
ti prende di più.
- Lettere d'amore: la canzone più trascurata dell'universo. Pura poesia.

In due parole? È un bell'album, composto da canzoni di qualità. Se vi piace l'arrangiamento sognante potrete gustarlo al meglio in versione studio, altrimenti buttatevi sui live.

Per sentire qualcosa di quel periodo, vi postiamo la prima esibizione di Irraggiungibile a Sanremo 2006.



A giugno 2007 nasce: Demian.
Se non ne avete mai sentito parlare ve lo diciamo noi:
preparato in fretta e furia – vende pochissimo – 2 singoli – radio in dubbio – critica che apprezza, e parla ancora di nuova promessa – insuccesso.
Di seguito, una breve recensione dell'album.

Canzoni: introverse, stralunate, sofferenti, particolarissime.
Arrangiamento: mah, per certi versi è talmente trash che può solo piacere, per altri si poteva fare di meglio.
Voce: più piena del precedente. Meno pulita, meno sottile, calda. Insomma, a volte sembra di sentirla come nei live.
Presenza scenica: Femme Fatale. La ragazza è sciupata, pallida. Ha tinto i capelli di rosso e ha cambiato il guardaroba. L'effetto è meno sognante, ma guadagna in fascino. Eppure c'è qualcosa di sfuggente, di freddo.
Top 3:
- I just want to grow old, forse la più sofferta, ma con una nota di positività.
Ti arriva dentro.
- Demian, innamorata, autobiografica, c'è da chiudere gli occhi.
- Turn Around, un vero gioiello.

In due parole? Molti dicono sia uno o due scalini sotto Okumuki, per noi non è così. Se prima L'Aura ci piaceva, con questo album ci ha incantati. In tour si è portata gli GnuQuartet: collaborazione perfetta! Purtroppo lo stesso non si può dire per i duetti dell'album (È per te – Turn around) perché a nostro avviso non valorizzano le canzoni.

Per sentire qualcosa di quel periodo, vi postiamo la splendida esibizione di I'm so fucked up I can barely walk con gli GnuQuartet a Catania.



I primi di marzo del 2008 esce: L'Aura.
Di che si tratta? Della sua prima raccolta  - lettera di presentazione - curriculum vitae - biglietto da visita.
Praticamente è un greatest hits un po' particolare: qualche singolo di Okumuki, qualche brano di Demian, 4 inediti, una cover, un paio di live. Beh, tanta roba!
Se non ne avete mai sentito parlare ve lo diciamo noi:
preparato per Sanremo – vende pochissimo – 1 singolo con video (Basta) – 1 singolo senza video (Cos'è) – 1 singolo per il cinema (Nell'aria) – radio sì e no – critica che non sa più che pensare – insuccesso.
Di seguito, la solita breve recensione.

Canzoni: parliamo degli inediti. Tutti in italiano. Testi riusciti al 35%. Canzoni abbastanza orecchiabili, sicuramente non banali ma nemmeno memorabili.
Arrangiamento: very pop.
Voce: mantiene le sfumature di Demian, sofferenza esclusa.
Presenza scenica: Emo style? Frangettina, extension rosa fluo e cappellini colorati. Pantaloncini a vita alta e leggings. Righe e quadrettini sparsi. Occhiali da sole. Insomma, look che spazia tra la ragazzina appena uscita dalla Fiera di Senigallia e la studentessa di Fashion Design. Ah, ultimo appunto; per ragioni a noi sconosciute, L'Aura ha sostituito il movimento sconnesso e ipnotico delle mani con gesti didascalici e narrativi.
Top 2 (eh dai, 3 su 4 era troppo..!):
- Cos'è: scelta da Chiara. La prima volta che l'ha sentita le ha provocato l'orticaria, poi ha iniziato ad ascoltarla spesso e con immenso piacere, soprattutto nei live.
- Nell'aria: scelta da Andrea. Colpito dalla voce, prima. Colpito dal testo ad un ascolto più attento. Ha una grande forza espressiva.

In due parole? Quest'album si sarebbe potuto risparmiare conservandone gli inediti per un progetto futuro? Dobbiamo dirla tutta: abbiamo sempre pensato che, in effetti, Demian fosse uscito troppo presto. Sarebbe potuto essere quello l'album post-sanremo 2008, magari ricco di qualche pezzo in più, realizzato con più calma, cura e serenità. Al festival avremmo visto proprio la canzone "Demian". Per la struttura, per la voce, per la musica, per il crescendo, per il testo, per la cifra stilistica, per la passione, per mille altre ragioni, per noi, poteva funzionare.
Con i se e con i ma la storia non si fa, diceva la maestra. Dato che L'Aura (album) è uscito eccome, l'unico consiglio che possiamo darvi se non lo conoscete è quello di comprarvi gli inediti su I-Tunes e lasciar perdere il disco intero.

Per sentire qualcosa di quel periodo, vi postiamo l'esibizione di Basta! a Sanremo 2008.



Il 2008-2010 è un biennio di tutto e niente. Si preannunciano grandi cambiamenti di sound, di stile, collaborazioni, uscite discografiche e quant'altro e alla fine ne escono fuori:
- svariati live con e senza band
- aperture di concerti importanti come per Alanis Morissette e Ben Harper.
- incontri didattici e seminari sulla voce.
- la sonorizzazione di un film muto, Rapsodia Satanica.
- diverse collaborazioni "non ufficiali" in occasioni particolari. Tra le tante possiamo citare Alberto Fortis, Syria, Chiara Canzian, Rocco Tanica, Malika Ayane e Michele Monina (essendo quasi tutte cover, ne parleremo in un prossimo post dedicato)
- una collaborazione ufficiale con Gianluca Grignani nel pezzo "Vuoi vedere che ti amo" con tanto di singolo in radio e tv.
- una canzone intitolata "L'attimo in cui" che fa da colonna sonora a "Trilly e il tesoro perduto" firmato Walt Disney.
- un cameo nel film di MTV "Una canzone per te" in cui canta l'inedito "Invisibile".
- una L'Aura-Selecter per un disco pub Milanese.
 - un numero sempre crescente di cover da mozzarti il fiato. Se esiste una Verità con la "V" maiuscola è che L'Aura, live dopo live, dimostra di essere una cantante sempre più talentuosa, con una voce imprevedibile, tecnica, versatile ed emozionante. (Qui, le prove! http://www.youtube.com/user/ioandrea)



Beh, non ci si può mica lamentare, no? No, ma la riflessione è spontanea.

Prendiamo L'Aura come una Grande Chef.
Col tempo si è conquistata un certo numero di clienti affezionati che da lei hanno trovato piatti dal sapore esaltante e prelibatezze rare.
Negli ultimi due anni la Grande Chef ha deciso di dedicarsi a nuovi esperimenti culinari e quindi di spendere molto tempo in cucina. Di conseguenza ai clienti è maturata una gran fame. La Chef, però, in questo periodo di ricerca non poteva fare altro che nutrire i suoi fedeli di assaggi, un boccone alla volta, una volta ogni tanto.
Le reazioni dei fedeli ai nuovi sapori sono state di ogni genere: alcuni gusti, infatti, hanno provato l'esistenza di Dio; altri invece hanno lasciato un sapore molto amaro; altri ancora, prima scesi con semplicità, si sono poi piazzati sullo stomaco. E' difficile stare dietro ad uno chef in evoluzione, può sconvolgere.
L'unica cosa sicura è che così no, con un boccone di tanto in tanto la fame non può essere saziata. Per non parlare dell'aspettativa che cresce insieme al desiderio.

Oggi fuori dalla cucina della Grande Chef leggiamo che presto il ristorante riaprirà al pubblico, che con la sua cucina moderna questa volta attirerà folle da ogni parte del mondo.
La fame dei fedeli riuscirà finalmente a placarsi, a ritrovare il godimento del palato, o sarà appagata solo in parte, perché cucinare per cinquanta persone non è certo come cucinare per cinque?



Ma uscirà mai questo benedetto album? No, non ci sarà un album, usciranno due EP. Questa è la notizia ufficiale degli ultimi tempi. Uno vedrà luce in autunno e l'altro in primavera.
Difatti ad inizio ottobre vengono fuori due importanti novità:

1. Spunta come un fungo il suo nobile cognome, Abela. Come mai? Per questioni di riconoscibilità. Era ora che si facesse qualcosa per superare il classico:
Sentito la nuova canzone di L'Aura a Sanremo?” “La Pausini è tornata a sanremo? Non ci posso credere! Ma presenta?” “...No, parlo di L'Aura e basta, quella con l'apostrofo” “Ah... forse ho capito... (ma che dice questo?)”
Effettivamente l'amato apostrofo è un po' difficile da rendere in un discorso, sempre che non si opti per un più complesso “elleapostrofoaura”. Per questo accogliamo con piacere il cognome dal suono dolce, Abela, che dà un valore aggiunto ed è comunque opera di papà!

2. Esce il singolo del primo EP.



Era giugno 2008 quando abbiamo avuto il piacere di ascoltarla per la prima volta al RhoAlive. Abbiamo pensato fosse una canzone scialbetta e un po’ ripetitiva. Ne abbiamo anche fatto una parodia che è meglio non riportare qui (non provate a corromperci, è troppo personale!).
La suona qualche volta in giro per l’Italia, poi la canzone finisce nel dimenticatoio per secoli. Che gioia, se n’è scordata! Uff, pericolo scongiurato.
Maggio 2010: L’Aura suona al Tambourine. A metà concerto ci si inceppa la videocamera. Proprio in quel momento lei annuncia: “Ora eseguirò uno degli inediti del nuovo album”. Facciamo cadere qualche santo giù dal calendario finché non la riconosciamo. Ma è "Come spieghi"! Ok, poco male allora.
Giugno – agosto 2010: periodo degli scongiuri. Fa’ che il nuovo singolo non sia “Come spieghi”… glielo scriviamo sul blog? No, potremmo provocare l’insurrezione dei ti-appoggio-sempre-e-comunque, e lei vedendo manforte potrebbe farsi venire strane idee.
Settembre 2010: abbiamo la conferma che, effettivamente, il nuovo singolo sarà “Come spieghi”. Delusione. Qualche commento entusiasta da parte della curva sud. Qualche commento neutrale e scarsamente coinvolto da parte dei più. Qualche commento di sdegno da parte della curva nord.
Più ci si avvicina all'uscita dell'EP, più i fan si dividono come non mai tra due poli: alcuni gridano al capolavoro, altri allo scandalo.
Nel frattempo viene girato un video che, dopo un mese, non è ancora uscito. Promozione non ne è stata fatta. Tutto ciò non ha certo giovato al singolo, che in brevissimo è fuori dalla top 200 di I-Tunes. Ce lo aspettavamo, perchè “Come spieghi” non è una canzone brutta, ma è una canzone che si confonde tra le tante. E' di qualità se paragonata a molte canzoni, ma non lo è abbastanza se paragonata a tante altre sul mercato.

Insomma, Cosa ci si può aspettare dal nuovo lavoro di L'Aura Abela? Per quel poco che ne sappiamo la sua ricerca per l'ultimo disco ha spaziato in ogni genere: dalla dance anni 80, all'happy rock, da sonorità squisitamente blues all'elettronico sperimentale. E in fin dei conti? Meglio semplificare e optare per una produzione dal sound americano, aperto, grosso e pop.
Una recensione approfondita sui pezzi la scriveremo in un nuovo post (breve, lo giuriamo!) Intanto...
Il 26 ottobre in tutti i negozi di dischi troverete il nuovo EP di L'aura Abela:
Sei come me.
(C, A)









mercoledì 20 ottobre 2010

Le pagelle di X Factor - 19 ottobre

Vittoria!! Non tanto perchè Ruggero sia il miglior cantante in gara, anzi, è sicuramente tra i più deboli.
Ma il fatto che abbiano eliminato Cassandra è una goduria indicibile.
Finalmente!
Direi che Manuela ha avuto la sua bella rivincita.

Partiamo con la nostra pagella del tutto personale e sindacabile ma la difenderemo con le unghie e con i denti! Sempre che le vostre opinioni non siano schiaccianti e convincenti, in tal caso... ci rifletteremo su.

Voto alla trasmissione: un bel 7 pieno. Le canzoni si susseguono a un buon ritmo, non ci sono troppi intoppi, frizzi e lazzi. Mi sembra che, rispetto alle precedenti edizioni di X Factor, si sia notevolmente ridotto il numero di minuti dedicati alla polemica sterile. I giudici si pizzicano ancora eh, ma parlando più dei loro cantanti e meno delle reciproche antipatie. Un po' mi manca l'ironia di Morgan, ma la sua assenza forse è servita a snellire il programma.

Inizia Stefano con Eppure sentire di Elisa.
Voce: 0  -> Sussurrava, e sembrava più intonato grazie ai cori che lo sovrastavano. Stringiamo la mano ad Enrico che l'ha detto senza peli sulla lingua.
Scelta del pezzo: 4  -> buono il tentativo di dargli una canzone emotiva per far piangere il pubblico, ma con noi non attacca. La realtà è che non esistono brani adatti a Stefano.
Presenza scenica: 2 -> peluche. Ma un bell'8 alla ballerina, brava!
Voto e giudizio finale: 2 -> confidiamo sempre nell'eliminazione.
Simpatia: 2 meno

Cassandra canta Ricomincio da qui di Malika Ayane.
Voce:  2  -> sempre peggio. E' inutile che prova a fare virtuosismi che non sono nelle sue corde.
Scelta del pezzo: 4  -> il pezzo è splendido, ma non è assolutamente adatto a lei.
Presenza scenica: 7 -> se la cava, è indubbio.
Voto e giudizio finale: 4,5 -> irritante. Non ne possiamo più, detestiamo il suo modo di cantare, la faccina patetica che fa quando qualcuno la critica e l'atteggimaneto da diva consumata.
Simpatia: 2 -> per risultare meno fastidiosa, oltre al "non parlare" imposto da Elio, avrebbe dovuto "non cantare".

Prosegue Davide con Parlami d'amore dei Negramaro.
Voce:  8,5  -> sempre ottimo. Peccato solo che il tocco high school musical nel timbro non gli faccia toccare il 10.
Scelta del pezzo: 8  -> audace e sorprendente. Vincente la scelta di eliminare il falsetto, punto debole di Davide e punto forte di Sangiorgi.
Presenza scenica: 7+ -> composto ma rock.
Voto e giudizio finale: 8 -> bella performance. Cominciare così a 17 anni è solo di buon auspicio.
Simpatia: 7,5 -> easy!

I Kymera interpretano Non me lo so spiegare di Tiziano Ferro.
Voce:  7 -> in realtà questa è la media: il soprano è da 6, il tenore da 8.
Scelta del pezzo: 6,5 -> discutibile. Non malaccio il risultato finale, ma ha un tocco da Walt Disney. Avete presente quando il principe e la principessa cantano guardandosi negli occhi? Da oggi, per noi, uno sarà Aladdin, l'altro sarà Jasmine. Il Genio, chiaramente, sarà Enrico.
Presenza scenica: 7 -> per restare in tema Walt Disney facevano un po' Mulan.
Voto e giudizio finale: 7 -> almeno si fanno notare. Forse ci avevano abituati a qualcosa in più.
Simpatia: 7 -> a noi è più simpatico Jafar.

(Foto backstage dei Kymera per TV Sorrisi e Canzoni)


Nevruz irrompe con Nuova ossessione dei Subsonica.
Voce: 6 -> il confronto non lo aiuta.
Scelta del pezzo: 5 -> lodevole l'iniziativa di Elio di riportare in auge i Subsonica, ma doveva assegnare la cazone proprio a Nevruz?!
Presenza scenica: 6 -> niente di che. Si è buttato nelle braccia del pubblico, ma non mi sembra poi un gesto così eroico.
Voto e giudizio finale:  5,5 -> stasera è passato quasi inosservato. Ma forse è meglio così.
Simpatia: 6 -> non eccelle neanche in questo campo!

Tocca a Dami che appaga la nostra nostalgia con Credimi ancora di Marco Mengoni.
Voce: 6 -> la voce più anonima della trasmissione. gioca a suo favore che è intonato.
Scelta del pezzo: 2 -> non se ne può più del Re Matto e di tutto il suo repertorio.
Presenza scenica: 4 -> ma perchè con un braccio nuota a stile? Paura di andare a fondo?
Voto e giudizio finale: 4 -> noia.
Simpatia: inesistente. E secondo noi è un gran parac*lo.

Nathalie canta Tu che sei parte di me di Pacifico e Gianna Nannini.
Voce: 6,5 -> come le han detto anche i giudici è stata più imprecisa. Complessivamente niente male, ma il graffiato urlato nel finale l'ha penalizzata.
Scelta del pezzo: 6,5 -> niente di trascendentale, almeno con lei si può osare di più.
Presenza scenica: 8,5 -> sempre ottima.
Voto e giudizio finale: 7 -> stasera l'abbiamo guardata con occhi diversi, in positvo e in negativo. Siamo alquanto incazzati perchè abbiamo avuto il piacere di sentire un suo pezzo originale. Tutt'altra cosa rispetto alla trasmissione. Una voce piena e godibile che non si spezza nè graffia troppo. Forse riusciremo ad apprezzarla solo fuori da qui, sempre che qualcuno non decida di proseguire a snaturarla.
Simpatia: 5 -> la nostra opinione per ora è stabile.


Ruggero chiude con 7000 caffè di Alex Britti.
Voce: 6,5-> dovrebbe trovare il suo reale timbro, ma il percorso artistico che stanno scegliendo per lui non lo aiuta di certo. Ha potenziale, non è certo un mostro, non è certo da brivido.
Scelta del pezzo: 6 -> banale, scontata, ma innegabilmente su misura.
Presenza scenica: 6,5 ->  lui va. Cammina, corre e salta. Se floppa come cantante ci vediamo una fiorente carriera da maratoneta!
Voto e giudizio finale: 6,5 -> deboluccio ma ci sentiamo di sostenerlo ancora un po'.
Simpatia: 7 -> perchè è meglio di altri.

Vanno in ballottaggio Cassandra e Ruggero.
La prima canta Come ti vorrei e Yellow submarine. Ci fa venire i brividi. Di orrore.
Ruggero invece esegue A'mme me piace o'blues e Honesty. Meglio nel pezzo a cappella. Confronto a Cassandra sembra avere il timbro più bello del mondo.
Passa Ruggero. Grazie. Grazie. Grazie!
Se tutto va come previsto tra 2 settimane ci saremo tutti scordati di Cassandra.
(C, A)

martedì 19 ottobre 2010

Aspettando X Factor

E così anche questa settimana è arrivato martedì, e quindi una nuova puntata di
X Factor ci attende.
Preso dal delirio della sera mi domano se sia poi un caso che, durante la diretta, come spot pubblicitario mandino in onda proprio la linea di cosmetici "maXfactor"... quesito esistenziale irrisolvibile.

Ma bando alle ciance, sono qui per una veloce anticipazione della serata!

Dunque, la domanda più grande è: e adesso, come ci disfiamo della Tatangelo?
Che ne sarà di lei ora che è rimasta sola? Me la vedo sia in veste Serpe Velenosa, aggressiva, acida e altezzosa, sia in veste Cagna Maledetta, espressione patetica e voce tutta sospiri. Ci stupirà!

Poi, altra questione, l'ospite: no, non è Mengoni grazie al cielo, anche se con lui non abbiamo ancora chiuso.
Il pezzo grosso della serata sarà Enrique Iglesias. Mi risparmio di scrivere qui tutta l'antipatia che provo nei suoi confronti, aggiungo solo che Stefano m'infastidisce di meno. No, forse sto esagerando!

La questione sfida tra Nevruz e Dami non la commento neanche, mi annoia.

Con quali brani ci delizieranno i nostri ragazzi?
Partiamo dal presupposto che il tema della serata è: brani famosi dell'ultimo decennio.

Squadra di Elio.
- Cassandra: Ricomincio da qui (Malika Ayane), all'idea mi sento già molto cattivo. Non mi toccate Malika!
- Nathalie: Tu che sei parte di me (Pacifico e Gianna Nannini), la rivaluterò?
- Nevruz: Nuova ossessione (Subsonica), mi aspetto di tutto, tranne che vocalmente.

Squadra di Mara (non ho ancora comprato Fantastic, ma è adorabile!)
- Stefano: Eppure sentire (Elisa), eppure sentire che questa è la volta buona che esce dal programma.
- Ruggero: 7000 caffè (Alex Britti), quelli che si beve per poter saltare così sul palco.
- Davide: Parlami d'amore (Negramaro), temo che sia una scelta sbagliata, non mi sembra che lui abbia un gran falsetto.
- Dami: Credimi ancora (Marco Mengoni), perchè ne sentivamo la mancanza di Mengoni... Io dico che gliel'hanno assegnata per invitare velatamente il pubblico a farlo fuori. Se è così, ci sto!

Squadra di Enrico.
- Kymera: Non me lo so spiegare (Tiziano Ferro), io invece me lo so spiegare. L'avranno scelta a tema visto l'outing di Tiziano. Prima di aver sentito l'esibizione mi sento di dire che la scelta è inappropriata. Staremo a vedere. Peccato buttare una chance con loro.

Bene, detto ciò non mi resta che aspettare la puntata.
Io e Chiara non mancheremo certo di scrivere le nostre pagelle! Matematicamente faranno fuori quello che avrà ricevuto il nostro voto migliore, c'est la vie..!

PS. per chi non conoscesse lo stile Cagna Maledetta...
(A)

domenica 17 ottobre 2010

AMACI pt.4 e ultima - Franko B

Dopo un estenuante pomeriggio in giro per mostre, musei e gallerie... Che fame! 
Dove siamo andati a rifocillarci? E' proprio giunto il momento di aprire il capitolo
Arte da Mangiare!
Vi piace la pizza sottile e croccante (praticamente un cracker con pomodoro e sottiletta)? Allora questo posto non fa per voi.
Ma se cercate la pizza napoletana, o almeno, la miglior pizza pseudopartenopea di Milano, dovete proprio andare alla Piccola Ischia di Viale Abruzzi. E' un posticino piccolo ma accogliente, un po' trash ma simpatico. E, soprattutto, il rapporto qualità prezzo è imbattibile!
Conclusa questa piccola reclame culinaria, passiamo alla serata: ci attendeva l'inaugurazione della mostra di Franko B al PAC (Padiglione dell'Arte Contemporanea) di via Palestro.


I   S T I L L   L O V E

 
 
  
Questo il nome del percorso espositivo.
Indubbiamente, già a colpo d'occhio, ti cattura. Ha qualcosa di oscuro ma a modo suo è anche leggero e onirico. E' poetico. Il percorso è estremamente ricco: parole, foto, ricami, installazioni, quadri, sculture, video-performance e... animali impagliati.
Quest'ultima è sicuramente una scelta discutibile che ha acceso dibattiti. C'è chi ha storto il naso, chi ha ammirato la bellezza delle forme, chi ha gridato allo scandalo, chi è rimasto folgorato dalla forza comunicativa. In effetti era difficile rimanere impassibili davanti a tutti questi animali (prevalentemente uccelli) sepolti da una colata nera come petrolio. Avevamo già visto in passato uccelli impagliati a fini espositivi, ma non ci avevano mai convinto. Anzi, nudi e crudi com'erano ci disgustavano. Franko B invece riesce a comunicare qualcosa. A vederli così, inevitabilmente si innesca una riflessione...




Un'altra tematica del suo lavoro è quella dell'omosessualità. Se non lo sai lo capisci dai soggetti dei suoi ricami (un esempio qui sotto) e dei suoi quadri completamente neri, fatti di rilievi. Emerge grande sensualità, passione e desiderio.

 


Di fronte alle opere si respira una sofferenza reale. Non sembra esserci nulla di artefatto, nulla di troppo dark o lugubre. Molto emozionanti le fotografie tratte dalle sue performance dove, nonostante il sangue, non ti sfiora nemmeno per un istante il pensiero che siano macabre. Quello che si può vedere è emozione, ricerca e sensibilità. Un uomo che, messosi a nudo, affronta in solitudine un percorso davvero intimo.


 

(C, A)
 Foto di Vanessa Gagliano - Rielaborazione grafica di And-O.
 

venerdì 15 ottobre 2010

AMACI pt.3 - Fantasilandia

Adesso vi portiamo a Fantasilandia!
Fantasilandia è una mostra temporanea collettiva presso la galleria Antonio Colombo.
Che dire... Affrettatevi ad andare prima che finisca! Avete tempo fino al 30 novembre ;)
Ci sono alcuni autori che meritano davvero un sacco. La galleria non è male, forse un po' dispersiva, ma ha un'ottima rassegna stampa degli artisti a portata di mano. La disposizione dei quadri apparentemente non segue un filo logico, ma gli stili sono talmente riconoscibili che è impossibile confondersi. L'atmosfera è easy, è piacevole, si può parlare ad un tono di voce sensato e fotografare. C'è anche bella musica di sottofondo ed una gallerista indaffarata, disponibile e sorridente, che non guasta mai! La cosa bella è che finalmente si vedono quadri divertenti ma non per questo senza poetica. Sinceramente hanno un po' stufato tutti quei lavori cupi, lugubri, fintamente intellettuali.
Allora ecco qui una piccola panoramica dell'esposizione, speriamo che v'ingolosisca!
Cliccando sulle foto verrete direttamente collegati al sito dell'artista :)

(A)