Robert Mapplethorpe

Robert Mapplethorpe

lunedì 29 novembre 2010

Step 09 - the art fair that's a step ahead

Siete mai stati a una fiera d'arte?
Per noi ieri è stata la prima volta, siamo andati a visitare la Step 09 all'interno del museo della scienza e della tecnologia di Milano.
Copio-incollo la presentazione dell'evento dal loro sito:

Step09 è un format interdisciplinare in cui arte contemporanea, live act, musica e cultura dividono lo stesso palco offrendo al pubblico un’esperienza unica nel panorama delle rassegne e delle fiere d’arte. Nato dall’esigenza di mettere a disposizione dei galleristi un contesto vivacemente anticonvenzionale per presentare le proprie opere tanto al pubblico dei collezionisti quanto a quello dei semplici curiosi, dopo il battesimo dello scorso anno Step09 si prepara a fare un ulteriore “passo” avanti in termini di qualità e ricchezza delle proposte, aprendo le porte anche a progetti internazionali e ritagliandosi così uno spazio sempre più autorevole nel calendario degli appuntamenti artistici da “non mancare”.

Bene. Format interdisciplinare. Esperienza unica. Contesto vivacemente anticonvenzionale. Qualità e ricchezza delle proposte.
E' una presentazione decisamente altisonante! Sono stati all'altezza delle aspettative?

Ripeto: per noi era la prima fiera d'arte, quindi non possiamo fare paragoni. 
Due domande però ce le facciamo: il contesto era vivacemente anticonvenzionale? Non direi. Le proposte erano varie? Questo sì. Ricche? Non esageriamo, dai.
Usare l'espressione "format interdisciplinare" mi sembra una forzatura, dato che c'erano 12mila quadri, 6mila fotografie, qualche scultura, poche installazioni e un paio di tizi che suonavano musica contemporanea.
  
Ma la cosa che mi ha più scioccata e che ha umiliato la mia anima romantica, è stato vedere l'arte mercificata.
Chiariamo, io sto collaborando con un'associazione che si occupa di arte contemporanea. Tutto fanno tranne che ammirare languidamente i quadri sospirando dolci frasi malinconiche. Sono in contatto con galleristi, collezionisti, broker d'arte. Però entri a una loro mostra e ammiri. Pensi e dici cose come: "Bello, brutto, ben fatto, mal fatto, disgustoso, divertente". Il prezzo dell'opera conta, ma lo si valuta solo in un secondo momento.
  
In una fiera i prezzi sono tutt'altro che nascosti. Inizi a pensare cose come: quale artista soddisfa il miglior rapporto qualità-prezzo? Se aspetto un po' a comprare le quotazioni saliranno troppo? Se il coefficiente di questo pittore è 4,5 quanto varrà tra due anni? 
Io non avevo soldi da spendere. Ero lì per conoscere questo mondo nuovo, per conoscere qualche emergente ma, soprattutto, per ammirare delle opere d'arte
Non ci sono riuscita.
Non mi sono goduta nulla, riuscivo solo a pensare "Questa foto vale 2200 euro? Questa? QUESTA?"
  
(C)
  

venerdì 26 novembre 2010

X Factor - LA FINALE - 23.11.2010

A cosa serve pubblicare ora un post sulla finalissima di X FACTOR, datata martedì 23 novembre? A nulla direi. I tempi corrono, le informazioni viaggiano, le notizie si consumano. Pubblicare un articolo tre giorni dopo il fatto significa parlare della PREISTORIA. Non gliene frega più niente a nessuno. No, nemmeno a Nathalie e a quanti hanno comprato il suo disco. Si parla già della nuova stagione televisiva e delle imminenti uscite discografiche. Avanti il prossimo.
Perchè quindi ne parliamo? Per noi, per il blog. Perchè, sventuratamente, tra qualche anno potremmo aver voglia di rileggere i nostri vecchi post, e ci dispiacerebbe non trovarne uno sulla finalissima. Insomma, per evitare scene del tipo "Ma come, e dov'è l'ultima puntata?! Chi è che aveva vinto? Quella specie di Paris Hilton analfabeta? Ah no, quella era la sesta edizione..." finendo col farci ricoverare per Alzheimer precoce.

Ci facciamo una promessa: stavolta il post non sarà troppo lungo.
Sarà che son passati due giorni, sarà che ormai ne hanno parlato tutti, sarà che i ricordi iniziano ad affievolirsi, sarà che ci ha già pensato Facchinetti a farci due palle così... sta di fatto che non abbiamo proprio voglia di dilungarci. Pensiamo rapidamente alle cose di cui vorremmo parlare e il realismo ci invade: impossibile mantenere la promessa, ma dai... è la finalissima!

La puntata inizia con il medley dedicato a Elvis. Bene, bravo, bis. Peccato esserci persi l'inizio perchè impegnati a guardare il più interessante monologo di Crozza sul 3.

Passiamo ai duetti. Qui purtroppo i talenti mostrano e dimostrano tutta la loro INSIPIENZA (come direbbe TuttoFaMedia.) Nevruz rovina una bella canzone dei Tiromancino, tanto che Zampaglione finisce la prova supplicando il vocal coach "possiamo cantare anche il secondo ritornello separatamente?!". Voto: 4.
  
  
Nathalie sprofonda davanti al suo idolo Skin. La sua voce non supera il confronto e risulta più stimbrata che mai. Peccato perchè questa esibizione poteva rappresentare uno dei momenti più alti di X Factor. Divertente e intenso però il loro guardarsi alla maniera dei Kymera. Voto: 8 alla canzone, 5 a Nathalie.


Davide è quello che se la cava meglio. Sarà perchè è bravo, sarà perchè "Angelo" è perfettamente nelle sue corde, sarà perchè Renga ha sì una bella voce ma non è poi 'sto mostro sacro. Voto: 7 e mezzo.
  

Momento inediti: la noia regna sovrana. Per superare il tedio proviamo a concentrarci nel trovare tutti i plagi possibili. "Il tempo migliore" è un incrocio tra "Mi ritorni in mente" e "Più bella cosa". Nevruz, con "Tra l'amore e il male" si rifà a "Ordinary World" ed "Estranei a partire da ieri". Ascoltare per credere. "In punta di piedi", nonostante il testo orrendamente sconclusionato, ha una melodia particolare e per ora non abbiamo trovato plagi da denunciare. Un aiutino?

Prima eliminazione al cardiopalma: fuori Nevruz."Finalmente si tromba!" l'estatico commento del bandito.

Parentesi-ospiti: dato che la puntata era corta e snella si è pensato bene di allungare la brodazza ospitando sul palco:
- gli ormai invecchiati Aldo Giovanni e Giacomo, scontati e ripetitivi. Ormai non fanno più ridere nessuno.
- gli ancor più invecchiati (ma anche più fighi!) Take That. Talmente soporiferi che hanno entusiasmato solo qualche ex-sedicenne con l'ormone redivivo e impazzito e Facchinetti, che in questa sede ha fatto uno pseudo outing instillandoci dubbi sul suo orientamento sessuale.
- un Renga che ha fatto autogoal presentandosi nel momento in cui al pubblico importava solo il nome del vincitore e, ancora di più, che la tortura terminasse per andare finalmente a letto.
- una Elisa non in formissima che ha cantato il suo nuovo singolo e non ha finto nemmeno un po' di entusiasmo nel giudicare l'importantissima ultima manche. "Vuoi essere il quinto giudice?" Se la domanda era retorica la risposta neanche un po' "No, ma devo (e se non lo faccio la Sugar dà in affidamento Emma Cecile e mette a dieta il bassista, non se ne parla)". Non sappiamo cosa si aspettassero esattamente i produttori da lei... Magari che indossasse un abito sexy con su stampato "Casale ci hai provato, ma la Caselli è quella che conta" o che scoprisse il seno materno facendoci desiderare di tornare lattanti o ancora che dibattesse di Chicco&Pampers con la collega mAmma Tatangelo. Il fatto è che Elisa, cari operatori televisivi, è l'essere umano meno telegenico al mondo! Se su Rete4 ci fosse il caro-vecchio-buon Filipponi contemporaneamente all'untissima Toffoli sul 2, Emilio Fede avrebbe il privilegio di godere per la prima ed ultima volta di ascolti stellari!
- a questo punto facciamoci del male: Stefano Filipponi torna (ma dove vai, bellezza in bicicletta?) e ci punisce per averlo eliminato e quasi dimenticato obbligandoci ad ascoltare il suo inedito, che ovviamente suonava meglio quando era tale. Ragazzo, un consiglio: conquista Rete4 e impegnati anima e corpo affinchè abbia la sua rivalsa nei palinsesti televisivi, tanto finchè negli altri canali ci sono ospiti fiacchi hai anche qualche chance. Questa sarà la tua vittoria!

Ma veniamo alla Finalissima quindi tra Davide Mogavero e Nathalie Giannitrapani.
- Medley dei grandi classici XFACTORIANI cantati dai due talenti... Prima lui, poi lei...
(vi prego, diteci chi ha vinto...)
- Imagine piano e voce con la preziosa collaborazione del maestro Pennino...
(vi prego, adesso diteci chi ha vinto...)
- Ultima sfida con brano a cappella: "Così celeste" per Davide e "Mercedes Benz" per Nathalie...
(dai, ora ci dicono chi ha vinto...)

E invece no! Scattata la mezzanotte Davide, manco fosse ad Hogwarts, si smaterializza. Ma come? Proprio ora che c'è la premiazione? E' la legge, o così o punizione dalla Umbridge: scrivere finchè il messaggio penetri "Il mio modello è Gigi D'Alessio".
Nel tentativo di far passare inosservata la sparizione del Prescelto la trasmissione si barcamena ancora per mezz'ora buona tra collegamenti improbabili col parentado dei cantanti in gara, con critici musicali e una moltitudine di DJ. I nostri corpi sono ormai in Stanby quando arriva l'immancabile lista infinita dei ringraziamenti, con le clip biografiche sul primo vagito dei giudici.
Clip è stata un'entità in gara fin dalla prima puntata. Clip si è esibita prima di ogni cantante, dopo ogni cantante, tra uno spot e l'altro, tra un ospite e l'altro. Clip, giunti alla fine, ci ha sinceramente sfrangiato i coglioni. In tutto questo il pubblico è straziato, medita il suicidio o in alternativa l'omicidio di autori, produttori e, soprattutto, di Facchinetti.

Noi, ormai sospesi nel nostro limbo da un lustro, ci rabbuiamo cercando di trovare una ragione all'abbigliamento trash della Casale... pensando che sono riusciti a rovinare persino Davide, facendolo urlare e grattare a più non posso... Pensando a quanto sia stato paraculo Elio che, non appena si è reso conto che il popolo preferiva la Bella, ha abbandonato la sua campagna pubblicitaria a favore della Bestia... Pensando al perchè una montagna come Ruggeri si sia evidentemente trattenuta dal franare una caterva di insulti sull'orrendo inedito di Davide riservandogli un atteggiamento da parroco "Caro Davide, fuori di qui i discografici vorranno darti le caramelle, ma tu diffida e scegli solo quelle buone".

Quando ad un tratto ecco che, affianco a una Nathalie vestita d'incanto compare lui! Sì, sembra il padre di Davide, ma riconosciamo un incantesimo quando lo vediamo... Quella è pozione polisucco! E bravo Davide che si ribella al sistema e trova un escamotage per godersi appieno la gloria o la sconfitta, da vero eroe. Non se ne accorge nemmeno Nathalie, che mantiene le distanze di sicurezza dallo sconosciuto con cui inspiegabilmente è costretta a vivere uno dei momenti clou della sua vita.
E' il momento: Facchinetti urla il nome della vincitrice! Noi da casa urliamo "Finalmente è finito!!". Da lontano arriva l'eco di Nevruz che ancora grida "Finalmente si tromba!". Piovono luci e coriandoli! Davide fa per saltare addosso all'avversaria ma vede il suo riflesso in una telecamera e si blocca! Tutti gli eliminati irrompono sul palco e accerchiano Nathalie, sembrano gli evasi da Azkaban tornati ad Hogwarts! Elio ha distrutto uno ad uno tutti i concorrenti come Horcrux e la Maionchi è definitivamente sconfitta! Insomma tutto è confuso, è rumoroso, è tardi...


Nathalie vince la quarta edizione di X Factor e nessuna emozione ci tocca. Forse perchè era prevedibile, forse perchè era la cosa giusta. Per lei ci auguriamo solo che si curi la voce e che non si faccia sottomettere dalla major, perchè ha delle buone carte da giocare... Ma cos'è questa voce? "Finalmente si tromba!!!" Ah, è solo Skin che festeggia con Nathalie..!
(C, A)

martedì 23 novembre 2010

Aspettando la Finale

Da 45 minuti è martedì. L'ultimo martedì.

L'inizio è apocalittico, ma rilassatevi pure, si parla banalmente di X Factor! Non so perchè, stavo andando a dormire, e invece mi sono ritrovato a scrivere... Voglio (vogliamo) semplicemente ringraziare tutti quelli che hanno letto, commentato, condiviso e criticato le nostre pagelle durante questo bel percorso. Grazie davvero perchè ci avete aiutato a dar vita al nostro giovanissimo blog.

Stasera si chiuderà la gara. Con molta probabilità vincerà Nathalie, e il movimento femministà ruggirà di gloria. Ci stiamo, ma non ci siamo certo dimenticati di Manuela...
E secondo voi chi vincerà?

Stasera si chiuderà la gara e pubblicheremo l'ultimo resoconto. Magari mercoledì o giovedì, ci sarà bisogno di riorganizzare le idee... Per un gran finale, un grande post!

Bene, questo aforisma da quattro soldi mi suggerisce di andare a dormire che è meglio.
Allora buonanotte e buona finale a tutti!
(A)

PS. Parlando di una vera Artista, Alanis Morissette, sapete che sta per dare alla luce un bel maschietto?!

mercoledì 17 novembre 2010

X FACTOR - SEMIFINALE - GLI INEDITI.

Ecco il migliore dei modi per iniziare una puntata: aprire con la superba 
CARMEN CONSOLI.
Ecco il modo migliore per scoglionarci subito: buttarla fuori a calci in culo dopo l’esibizione per perdersi in goliardate con Gianni Morandi. Ma anche basta! Tanto dovremo sorbircelo per tutti i mesi pre, durante e post Sanremo.
Carmen, ti hanno solo strappato un po’ di silenzio.


  

Inciso: Facchinetti non si smentisce mai e subito mette nella merda il Super Ospite con la domanda “Gianni, cosa ne pensi dei nostri talenti?” e dalla faccia dell'interrogato emerge un colpevole "non ho studiato".
Comunque, visto che siamo in trappola, che Gianni sia e che abbia inizio l’attesissima manche Morandiana. 

Nevruz ha capito che stasera è il caso di cantare bene e vestirsi bene. Se avesse fatto anche lo shampoo avremmo potuto pensare ad un voto più alto del 7. Nevruz, se in camerino c’è una doccia approfittane prima della prossima manche!

La prima cosa che pensiamo ascoltando i Kymera è: eliminati. Bravi bravi, ma che du palle. Elio dice bene, ormai ci hanno abituati alle performance e quindi stasera tutto arriva più “vuoto”. 6.

Davide, fallo per noi, vinci! E poi quello rock sarebbe Nevruz? Nevruz tutt’al più potrebbe essere shock, ma quello rock, qui, è Davide. 9.

Nathalie col titolo di questa canzone sembra lanciare un appello disperato alla propria voce, dato che è a un passo dal perderla definitivamente. Sempre più roca, afona e asciutta ci lascia con uno sbadiglio. 6. Evidentemente in studio hanno avuto il privilegio di ascoltarne un’altra versione viste le lodi sperticate dei giudici…

Classifica prima manche: I posto Davide – II posto Nevruz – III posto Nathalie.
Bocciato: i Kymera.

Procediamo con la manche degli Inediti. Siede alla sinistra del Morandi nazionale Gianmarco Mazzi, direttore artistico di Sanremo 2011.

<<Il tempo migliore>>
La canzone sa di già sentito, almeno quelle 8000 volte. Causa Sony Music? Facile. Peccato sprecare Davide così. Lui si diverte, noi un po’ meno. Verrà un tempo migliore per lui? Ce lo auguriamo. 7.



<<In punta di piedi>>
Sia fatta la sua volontà: bravo Elio che non ti sei intromesso ed hai lasciato fare a lei. Come ci auguravamo, l’inedito di Nathalie ci colpisce davvero, tanto che abbiamo già voglia di riascoltarlo. Bellissima canzone, sia per il testo che per la musica. Emozionante vederla lì seduta al piano… Nathalie, per favore, curati le corde vocali e continua così! 9.



<<Atlantide>>
Tipica canzone Sanremese, meno scontata di quella di Davide, ma comunque non fa per noi. E’ sicuramente perfetta per Al & Jas, con quel sapore assurdo che va dal retrò al musical, e si presta al loro modo e alle loro voci. 7,5. Ma l’esibizione sul tappeto volante??



<<Tra l’amore e il male>>
Il fratello scemo di Nevruz presenta l’inedito. Se non fosse cantato squallidamente sarebbe un pezzo interessante. Dite che l’altro Nevruz è affogato nella doccia? Potenziale: 8. Canzone tradizionale ma se eseguita da un signor artista avrebbe tutte le carte in regola per emozionare. Con la sua voce: 4. Crede di aggiungere qualcosa sguaiando e mugulando, ma secondo noi canna di brutto. Ormai questo suo aplomb finto so'rock è prevedibile e già al primo ritornello siamo stufi.



Classifica seconda manche: I posto Nathalie – II posto Kymera – III posto Davide.
Bocciato: Nevruz.


Una riflessione: finora abbiamo dato Davide per vincitore morale e materiale di questa edizione di X Factor. Era il più intonato, il più versatile, bella presenza, bel timbro.
Alla luce degli inediti però, per la prima volta pensiamo che forse Nathalie merita una chance in più. E' una cantautrice, compone buona musica, avrebbe una voce gradevole se smettesse di raschiare. Nell'inedito usa una vocalità un po' diversa rispetto a quella a cui ci aveva abituati e ci piace, ci convince.
Merita la vittoria? Per la prima volta diciamo: forse sì.

Inizia l’inutilissima e risparmiabilissima terza manche. Loro sono cotti, per non parlare di noi. L’ora è tarda, diamoci una mossa.

<<Bette Davis Eyes>> di Kim Carnes.
Canzone ben eseguita ma che non si discosta dall’originale. L’abbaglio per Nathalie qui si smorza. Ed è noia… 6,5.

<<The right thing>> dei Simply Red.
Il nostro Simba cresciuto, alias Davide, se la passeggia e se la canticchia come nel Re Leone. Si ok, come-sempre-bravo, 100, ma adesso basta.

<<Ancora>> di Eduardo de Crescenzo.
Nevruz come Amélie Nothomb.
Prima metà della canzone, stupore! 8.
Seconda metà della canzone, tremore! meno 8.

Classifica terza manche: I posto Davide – II posto Nathalie – III posto Nevruz.

Al ballottaggio finiscono Aladdin & Jasmine contro Jafar.                
Dai, facciamo i seri: i Kymera contro Nevruz. E giustizia fu (vedi i nostri Bocciati).
I Kymera lottano a colpi di Phantom of the Opera e Non me lo so spiegare.
Nevruz invece bombarda gli avversari con Pigro e Meditazione.

Prevedibilmente e forse giustamente vince Nevruz e vengono eliminati i Kymera. Una lunga serata investita ad aspettare un verdetto noto da una settimana. Nessun colpo di scena, nessuna emozione. Semplicemente i nomi dei tre finalisti:
Davide, Nathalie e Nevruz.

(A, C)

lunedì 15 novembre 2010

ARCHIVIARTI - Mostra Fabbrica Borroni

ARCHIVIATI, ecco quale doveva essere il nome dell'evento, a mio parere.
L'esposizione in Fabbrica Borroni inizia molto male, con un esercito di personaggi manga. Primo pensiero: ma-anga-no!
Poi, il bivio: destra o sinistra? Anzi, il trivio: destra, sinistra o mi volto e scappo finché sono in tempo? Decido di proseguire.
A destra ho un piccolo corridoio con delle fotografie scure scure, a sinistra un ampio enorme spazio illuminato. Poiché è stata già fin troppo dura affrontare Dragonball, Ken Shiro e Sailor Moon, scelgo di assecondare il mio bisogno di spazi aperti e di entrare nella sala a sinistra... e si apre un'altra sala... poi un'altra... poi un'altra ancora...
Triste annoiato e asciutto, ma soprattutto congelato, torno indietro. Il freddo è stata l'emozione più penetrante, l'unica cosa ad essermi entrata nella carne, nelle ossa e nella memoria una volta uscito dalla Fabbrica Borroni. Ma non è ancora il momento di uscire.
Una volta ripassato davanti ai cadaveri dei miei avversari giapponesi mi addentro nel famoso piccolo corridoio con le foto scure scure e, per fortuna, un po' mi scaldo. Quindi ritrovo quel tanto di forza che mi spinge ad andare avanti e ad entrare in un'altra sala... poi in un'altra, e inizio ad avere paura che non uscirò mai più ... poi in un'altra ancora...
Definitivamente assiderato e sconsolato, abbandono la Fabbrica del Ghiaccio sferzando l'ultimo colpo a Pikachu e mi rifugio nella Fabbrica della Crepes, veramente consolatoria. Sbrinato il cervello, mi metto a filosofare su quello che ho appena visto... L'assenza totale di persone in visita alla mostra rappresenta emblematicamente il vuoto artistico che Archiviarti espone. A onor del vero ad eccezione di pochi (una cosa come 3 o 4 nomi interessanti su 27...). E' una mostra che piace a chi è senza pretese, a chi giudica 'fotografo' uno che in gita ha scattato una foto carina, a chi giudica 'artista' uno che ha i pennelli al posto delle dita. Ma è una mostra che non parla di niente, è una mostra di stereotipi, è una mostra che ti dimentichi. E' una mostra fredda, ma fredda davvero! Per questo vi invito caldamente a coprirvi, e se lo ritenete opportuno, coprite anche gli occhi.
(A)

mercoledì 10 novembre 2010

ULTIMO SCONTRO KYMERA "ADAGIO"-X FACTOR 4(11aPuntata 9.11.10)

X FACTOR - Undicesima puntata - E' SUCCESSO.

E' successo.
Cosa? Lo saprete alla fine di questo post.
           
Voto alla trasmissione6. Il tanto pompato ritorno dei vecchi giudici si è rivelato una mezza delusione. Loro non erano in forma smagliante, le gag flosce e i giudizi spesso aberranti.
Un messaggio alla regia: se preannunciate il ritorno degli eX factor, sappiate che il pubblico vorrà sentire le loro opinioni sui cantanti in gara quest'anno. Per chi si sente nostalgico e ha voglia di rivedere momenti delle vecchie edizioni esiste quel gioiello di Youtube, non c'è bisogno di farci subire 18 clip in prima serata.Grazie.
Ah già, c'è stata anche Rihanna... poco considerata, ma è figa e risolleva "l'umore" e la puntata!
                    
I momenti migliori:

Enrico @ Davide “sei stato credibile anche con quei pantaloni... e non era facile". Infatti, ma perchè gli stylist si impegnano di più con Stefano? Osceno.
Claudia e Simona @ Nathalie "Sei brava ma non devi gracchiare".
Enrico @ Stefano “è arrivato qualcosa persino a me". (Nessuno ha ancora capito cosa sia questo qualcosa).
Francesco @ Stefano (che risponde ad una domanda cantando) "...me l'hai cantata e l'ho capita". O_o alla faccia delle confessioni stasera!
Davide @ Morgan: “Mara mentalmente è molto giovane, più di Anna.” Ah, com'è sincero questo ragazzo!
Francesco @ Giudici "Stefano sarà andato al ballottaggio solo per quell'errore di intonazione iniziale?". O_o In effetti è crudele mandarlo al ballottaggio solo perchè all'undicesima puntata commette il suo primo, piccolo, unico, sottile, trascurabile errore di intonazione.
Francesco @ Pubblico (mandando la pubblicità prima dell'ultimo scontro) "...rimanete du Rai2, tra poco Stefano canterà per la penultima volta sul palco di X Factor". O_o e lui che ne sapeva?
            
A Facchinetti piace lasciarci così O_o, è chiaro. Meglio parlare delle performance...
               
Davide.
Prima manche:
Pride (in the name of love) degli U2.
Giudizio sintetico -> Ossignore, che succede? Il pezzo è ostico e oggi la sua voce non risplende come al solito. E' sempre più credibile sul palco, peccato solo per quei pantaloni che lo fanno sembrare un idraulico che fa il surf. Voto: 6
Seconda manche:
Sally di Vasco Rossi.
Giudizio sintetico: ora che indossa "solo" quella giacca verde sembra un essere umano quasi normale.  Anche se non amiamo Vasco Rossi la scelta del pezzo ci sembra azzeccata. Ottima performance. Come ha saggiamente detto Morgan, "crede fortemente in quello che fa senza credere di essere qualcuno". Voto: 9
               
Nevruz.
Prima manche:
Pigro di Ivan Graziani.
Giudizio sintetico: Anzitutto un appello a Facchinetti: ebbasta chiamarlo NNNeeevrrruuuzzz. Esibizione divertente, pezzo non facile. Come han notato anche la Mori e la Ventura, la faccia post-esibizione è da sberle. Tenta l'effetto-Stefano per non essere eliminato? Voto: 6,5
Seconda manche:
Home dei Depeche Mode.
Giudizio sintetico: Morgan è Morgan, ma Nevruz non è all'altezza. Voto: 6,5

Kymera.
Prima e unica manche:
She di Charles Aznavour.
Giudizio sintetico: era tanto che non ci convincevano così. Chapeau. Voto: 8
Ps. Notevole il capello sfrangiato di Jasmine! Profumava di pulito... Voto: 10!
                     
Nathalie.
Prima manche:
Under the bridge dei Red Hot Chili Peppers.
Giudizio sintetico: ma come cazzo hanno scleto il pezzo? Ma come cazzo l'hanno vestita? E dove cazzo è finita la sua voce?! Voto: 4 cazzo, qui non l'ha salvata nè la propoli, nè la presenza scenica. Molle e vagabonda.
Seconda manche:
Blue di Joni Mitchell.
Giudizio sintetico: Morgan fa miracoli e forse ci pensa lui a convincerla a non graffiare per il bene delle nostre orecchie e delle sue corde vocali. Pezzo molto intenso e raffinato. Brava, questa volta ci ha conquistati. Voto: 8
                     
Stefano.
Prima manche:
A mano a mano di Riccardo Cocciante.
Seconda manche: 
Giudizio sintetico: bravissimo, bellissimo, precisissimo. Voto: 10
Non arrossire di Giorgio Gaber.
Giudizio sintetico: altissimo, purissimo, levissimo. Voto: 10 e lode.

Ballottaggio tra i Stefano (foto a dx) e i Kymera (foto a sx, incredibile esibizione sul Tappeto Volante, performance prevista per la dodicesma puntata.) 
               

I Kymera portano Adagio e Breathe, Stefano canta (?) Quanto t'ho amato e La musica è finita.
Sì, questa volta per Stefano la musica è finita davvero. 
Dopotutto iniziava a non esserci più spazio per lui: Davide è bello, bravo e piacione. Nathalie è l'unica donna, raffinata e in gamba. Nevruz è un personaggione. I Kymera sono l'ultimo gruppo e anche una minoranza da tutelare in quanto diversamente etero. Stefano all'inizio poteva  forse suscitare curiosità, commozione (?) e un ingiustificato senso di compassione, ma... ormai era davvero di troppo.
              
           
E' successo. Stefano è stato finalmente eliminato.
E'tempo di festeggiamenti!
(C, A)

lunedì 8 novembre 2010

Errata Corrige post "10 momenti, 5 anni, 2 università"

Nel post - 10 momenti, 5 anni, 2 università - mi sono dimenticata di un episodio importantissimo che avevo narrato nel mio vecchio blog. E visto che anche in questo non voglio farmi mancare niente, lo copio-incollo per la gioia di grandi e piccini. Grazie Vanessa per avermelo ricordato, ti assumerò come memoria-storica.


postato da araihc alle ore 18:32
lunedì, 05 febbraio 2007

Ore 9,30: esame di "teorie e tecniche della comunicazione giornalistica". Sono la prima. Avrei preferito essere un po' più avanti, chessò, la quarta, ma va bene lo stesso. Via il dente via il dolore! Manco il tempo di entrare che mi arriva la prima bella notizia: per problemi di iscrizione tocca a tutti slittare di qualche posizione. Quante?! 10. Il prof interroga da solo, niente assistenti, ci metterà un'eternità... 
Vabbè, mettiamoci il cuore in pace e aspettiamo. 
Passa un'ora.. due ore.. tre ore.. ecco, finalmente tocca a me.

Prof: Signorina, non trova che il suo articolo sia un po' troppo corto?!
"No"
Prof: Beh, glielo dico io: è corto!
"..." 
(cretino, ma non vedi che è solo stampato in un carattere più piccolo?!? Ho seguito alla lettera le indicazioni: 60 caratteri per 30 righe, come fa a essere corto?! ) 
Prof: Uhm, l'assistente ha scritto "ottima impostazione ma qualche imprecisione".. mah, io ripeto che secondo me è corto
"..." (La prossima volta mi faccio furba e te lo stampo su un mega poster) 
Prof: So che non c'entra col programma ma... se ne intende di opera lirica?!
"..." 

Da quel momento la mia espressione più intelligente è stata questa: O_o
Prof: Fa scienze della comunicazione no? Certe cose vanno sapute! Mi dica, quali sono le componenti di un'opera lirica? 
(stai scherzando vero?!) "Ehm, c'è una scenografia.." 
Prof: ah, ma lei parte dalla scenografia?! 

"Nooo! Beh, poi.. gli attori!" - sguardo fulminante del prof - "no no, intendevo cantanti, sìsì cantanti!! Poi.. ehm.. beh, l'orchestra, il direttore d'orchestra, il regista.."
Prof: e i cantanti cosa cantano?

"ehm.. beh, dei testi!"
Prof: e i testi chi li scrive? Prendiamo l'Aida..
"Verdi?! Noooo, dicevo, Verdi NO, era un compositore.. quindi.. ehm.." 

Prof: Il librettista no?! - alla classe - voi lo sapevate?!
Tutto tace..
"Ah, ecco perchè è sempre nominato, sto librettista, io credevo fosse quello che stampa i libretti.." Prof: O_o
(ops!!)

Prof: Beh, passerei oltre - apre una pagina a caso del quotidiano - mi parli di Garibaldi! 
Mia reazione: O_O 
Reazione dei miei compagni di corso: O_o o_o O_o o_O 
Prof: Su, mi dica, chi era Garibaldi, che ha fatto?
Sarà pur vero che la nostra è una laurea in tuttologia, però non credevo che bisognasse essere tuttologi per sostenere un semplice esame da tre crediti!!
Nonostante il mio bagaglio culturale su Garibaldi si limiti alla canzoncina <<Garibaldi fu ferito>>, inizio ad arrampicarmi sugli specchi: i mille blablabla, le due sicilie blablabla, "Obbedisco" blablabla

Prof: Ecco, mi dica dove si sono incontrati Garibaldi e il re d'italia!
"..." (ma quand'è che mi sono iscritta all'esame di storia contemporanea?!)
Prof: A teano no?! E dov'è morto?
"Mmm, mi sembra.. mi sembra in Sardegna.." - illuminazione - "Ah sì, a Caprera!!" 
Prof: E sa perchè è chiamato l'eroe dei due mondi?!

(quando mai non ho visto quella fiction in tv.. grrrr..) "ehm, ci provo.. perchè ha permesso l'unificazione del regno sabaudo col regno delle due sicilie..?" 
Prof: Tentativo fallito!! (ride) Vabbè che Bossi considera tutto ciò che è al di sotto di Napoli un altro mondo, ma non è così.. è detto l'eroe dei due mondi perchè è stato anche in Sudamerica, infatti Anita è..
"Sudamericana!" 
(..siamo alla frutta..)

Prof: Già! Uh, carino quest'articolo sui baci saffici, lo chiederò alla prossima ragazza!!
(Noooo!!!!! Lo chieda a me!! lo chieda a meeee!! Basta con 'sto Garibaldi!!) 
Prof: Perchè secondo lei è stato scritto quest'articolo su Garibaldi?
"..." (evito di esprimermi perchè sennò scado nel volgare) 
Prof: Sarà una ricorrenza no? - alla classe - Voi lo sapete?
Silenzio di tomba..
"Ehm, sarà.. sarà la ricorrenza dello sbarco dei mille!" 
Prof: (divertito) E quando è stato? "Ehm.. boh, nel 1857.. immagino.."
Prof: Immagina male, è celebrato il bicentenario della sua nascita!

Sono sull'orlo del collasso psicofisico, mi fa l'unica domanda che c'entri qualcosa col programma e pur sapendola non me la cavo proprio benissimo, ormai sono in stato confusionale.
Prof: Va bene, le metto 27 perchè nell'articolo aveva preso 28. Ah, signorina, signorina... Bene, adesso andrò a mangiare! - si rivolge alla sua prossima vittima - lei si sieda pure lì alla cattedra, sì, mi aspetti lì, a digiuno, tanto che vuole che sia, giusto una mezz'oretta di agonia..


Esce dall'aula.
I miei compagni hanno ancora dipinta in volto l'espressione intelligentissima di poco fa, io invece mi sono notevolmente rasserenata.
"Ma è impazzito?! L'Aida?! Garibaldi?! Io mi sarei rifiutata di rispondere" 
"è fuori di testa!! era stato buono e tranquillo finora, chissà perchè con te ha deciso di fare sto show.." 
"Potevi alzarti ed andartene!!" 
E io penso che mi ritrovo con un ventisette quando, se mi avesse fatto domande sul programma, avrei potuto sicuramente prendere di più. Penso che avevo studiato solo tre/quattro giorni per questi tre miseri crediti, ma se avessi saputo come si sarebbe svolto l'esame mi sarei risparmiata anche quelle poche ore di studio. Però rispondo:
"Mannò ragazzi, perchè rovinare tutto?! è stato l'esame più divertente della mia vita!!!" 
Poi, esco dall'aula raggiante.

domenica 7 novembre 2010

Delitto di Avetrana: 3X01 - UNA NUOVA VERITA'

TG: <<...e così, ignaro degli ultimi sviluppi, nei vicoli di Avetrana c'è ancora qualcuno che cerca Sara>>
Chiara: <<Perchè inquadrano questo cagnolino? Cosa c'entra?>>
Andrea: <<Ma come, non lo sai? E' il cane con cui giocava sempre Sara, era un trovatello e lei lo nutriva...>>
Chiara: <<Ah, devo essermi persa qualche puntata... a che serie siamo adesso?>>
 
 

venerdì 5 novembre 2010

10 momenti, 5 anni, due università

Il Manuale del Buon Blog dice qualcosa tipo:
<<Il Buon Blog o è personale, o è tematico. Se si tratta di un blog tematico, non fate pout pourri. Se avete 10 passioni, aprite 10 blog.>>
Il nostro è un blog settoriale tendente al pout pourri. Certo certo, il filo conduttore è l'arte. Tutto ciò di cui parliamo ha una qualche vaga attinenza a forme artistiche, pseudo-artistiche o massmediali. Mi ero imposta di non far entrare la mia vita privata in questo blog, invece non ci riesco. Il put pourri quindi diventa minestrone, perché questo post non avrà (quasi) nulla a che fare con l'arte.

Di cosa voglio parlare quindi? Cosa merita una così lunga premessa?
La risposta è semplice: i miei 5 anni di università. Non credo che farò una specialistica, forse potrei essere tentata da un Master in Teatro Sociale. Ad ogni modo, direi che la mia formazione universitaria può dirsi conclusa. Ho bisogno di elaborare il lutto. Ho bisogno di parlare brevemente di questi 5 anni. Dei primi due in Statale, quando ancora studiavo "Scienze umanistiche della comunicazione" ad indirizzo filosofico-letterario. Del cambio improvviso e degli ultimi tre anni in Bicocca, nel corso di laurea in "Scienze dell'educazione" ad indirizzo socio-culturale. In questo post voglio riunire i 10 momenti più belli (o meglio, più assurdi/simpatici/memorabili) della mia carriera universitaria. Tranquilli, qualcosa di artistico qua e là c'è :)

10) Un po' di sano orgoglio leonino: al decimo posto metto il momento in cui ho saputo il risultato del test d'ingresso per Scienze della Formazione Primaria. Mi chiama mio padre: "Ti stampo la graduatoria del test d'ingresso, sono usciti i risultati... mi sa che non sei stata presa in Formazione Primaria". Rispondo: "Eh vabbè, tanto preferisco fare Scienze dell'educazione..." Mio padre: "Guarda che ti prendevo in giro, sei arrivata seconda su circa 900 studenti". Io: "Ah". Eh beh, son soddisfazioni.
Comunque, data la mia proverbiale furbizia, ho scelto lo stesso di iscrivermi al corso di Scienze dell'Educazione, in barba alla graduatoria di Formazione Primaria. E così ho rifiutato di lavorare in un ambiente dove, dopo i primissimi anni di precarietà, sarei stata assunta a tempo indeterminato e avrei guadagnato tutto sommato bene per fare dalle 4 alle 6 ore al giorno avendo due mesi di ferie estive. Gli educatori invece hanno contratti improponibili, stentano ad arrivare ai mille euro al mese, lavorano almeno 8 ore al giorno ed è già tanto se ci vanno, in ferie. Ma le materie di studio erano più interessanti e gli sbocchi lavorativi più vari. Ah, com'ero idealista...

9) Il Prof di "Tecnologie didattiche" era così dipendente dal tabacco che non poteva fare a meno di tenere in bocca un sigaro senza fumarlo. Peccato però che non si capisse quasi nulla di quello che spiegava. Un giorno, forse sovrappensiero perché impegnato a sognare un Eden popolato da 72 vergini e un milione di sigari, ha proiettato per sbaglio la sua busta paga. Il commento è stato un laconico: "Almeno adesso sapete che l'università italiana mi costringe a fare la fame".

8) Dovete sapere che la Bicocca non assomiglia affatto alla Statale o a Brera. In Bicocca le aule sono nuove. In Bicocca i prof ci sono sempre. In Bicocca i prof, quelle rare volte che non ci sono, avvisano. E' per questo che, il terzo anno, le lezioni sono iniziate nel peggiore dei modi. Corso di "Psicopedagogia della famiglia". Inizio previsto per le 9. Niente prof. Aspettiamo. Nulla. Qualcuno, spazientito, va a chiedere notizie in segreteria. Non si è mai visto un prof, qui, che non avvisasse in caso di ritardo o assenza. Nessuno sa niente, in segreteria nemmeno lo conoscono. E' uno nuovo a quanto pare. Aspettiamo ancora un po'. Qualcuno se ne va. Alla fine, un tizio si alza e scrive alla lavagna:
 <<Alle ore 10,40 commossi ringraziamo per il bidone.
     Baci.>>
Seguono grida di giubilo, risate di scherno, insulti al prof. E tutti, finalmente, se ne vanno.

7) In Statale i prof sono generalmente molto ingessati. Per questo, il nostro prof di "Linguistica generale" si è attirato molte simpatie e altrettante antipatie con frasi come "Signorina, non beva dalla bottiglia che mi eccito e non riesco a finire la lezione" o "Io in aula ci fumo lo stesso, se vi dà fastidio andatevene". La migliore che abbia detto? "Quando ero giovane mi facevo gli spinelli. Una notte, in preda alla fame chimica, ho divorato una torta che aveva preparato il mio coinquilino. Non so se fosse per farmi uno scherzo o per risolvere i suoi problemi di stitichezza, ci aveva messo dentro una purga. Mi sono cagato addosso. Nel letto."

6) La prof di "Musica e arti visive" l'ultimo semestre che ho fatto in Bicocca, ci ha portati a Villa Olmo a vedere il Don Giovanni di Mozart. Già di per sé sarebbe stato assolutamente da inserire nella top ten, ma il siparietto che ha seguito la fine dell'opera gli ha permesso di scalare qualche posizione.
Prof: allora, che ne pensate?
Noi: ehm... sì, l'opera in sè è proprio bella ma... la regia insomma, l'abbiamo trovata un po' banalotta.
Prof: sì, anche qualche cantante lasciava un po' a desiderare. Stavano impalati come... Ehiii ciao, come va?! Hai visto che ti ho portato i miei studenti? Ragazzi, vi presento il regista!
(silenzio)
Regista: allora, vi è piaciuto?
(silenzio)
Una mia compagna rompe il ghiaccio: sì-ì-ì-ì-ì, carino.........
Regista (ironico): ah però, che entusiasmo...

5) In Statale c'era una giovane prof poco carismatica, che insegnava "Semiotica" e a lezione si limitava a leggere delle noiosissime slide. Un paio di ragazze, inferocite, hanno iniziato a scrivere nel forum degli studenti cose come: "E' noiosa" "E' pazza" "Io a quella troia le buco le gomme della bici" "Deve stare attenta quando accompagna a scuola i suoi figli perché la metto sotto", in un crescendo di volgarità gratuita. Un giorno, la prof viene a lezione e proietta non le sue solite slide, ma queste frasi. L'aula si gela. Inizia a commentarle, come se stesse facendo lezione: "Oggi vi dovrei spiegare l'ironia. A quella troia buco le gomme della bici. Mmm, no, questa frase non si presta molto bene. Ironica è una proposizione che dice una cosa e implica il suo opposto..." Alla fine, si è limitata a dire: "Voglio che Pussycat86 e Cattivissima abbiano il coraggio di rivelarsi con il loro vero nome. Non davanti a tutti, mi basta che vengano nel mio studio a chiedermi scusa".
Con quel gesto, ha guadagnato 2000 punti.

4) Prima lezione del corso di "Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione". La prof ci distribuisce delle fotocopie che presentano solo il titolo del corso (L'invisibile - tra pratiche sociali, formative e di cura) e pochi versi: 

Sei venuto a convincermi 
o a biasimarmi per ciò che non ho ancora imparato 
Sei venuto a riprendermi 
Orfeo malato dai forza e coraggio al tuo canto eccelso 
Portami con te non voltarti 
conducimi alla luce del giorno 
Portami con te non lasciarmi 
Io sono bendata ma sento già il calore

E' Orfeo, di Carmen Consoli. Un brano che conosco da sempre ma su cui non mi sono mai soffermata. Siamo in pochi in aula. Ascoltiamo con attenzione la canzone, alcuni ad occhi chiusi, altri leggendo il testo. La prof, dopo qualche secondo di silenzio, ci chiede di scrivere sul quaderno una nostra riflessione su quello che rappresenta per noi l'invisibile. Io scrivo che l'invisibile è proprio la musica, e la prof commenta dicendo: "Le parole a volte devono farsi musica per essere ascoltate con la stessa intensità."
   
  
3) Corso di "Pedagogia dell'animazione", primo anno in Bicocca. La prof ci dice: "Vi va di fare un cortometraggio?" Un corto?! Wow, certo che sì! E così prepariamo lo storyboard, la sceneggiatura, raccogliamo le idee. Decidiamo di raccontare l'università e la vita universitaria usando una metafora culinaria. Giriamo anche un corto nel corto che denuncia la disattenzione ai fiori, alle piante, alla vita nella corsa contro il tempo per accumulare crediti. "Che ne dici di interpretare l'Essenza di Madre Natura?". E così, con il sottofondo di una musica che fa ghiacciare il sangue, mi aggiro tra gli spazi della nostra università a piedi nudi e con una lunga gonna verde, mentre i miei compagni e la prof litigano con la security perchè "non si può riprendere in esterno"
Bello bello bello.

2) Sei mesi dopo le riprese, la prof ci ha proposto: "Pranzo a casa mia? Così ci facciamo gli auguri di Natale e vi faccio vedere in anteprima il corto montato". Tra chiacchiere, confidenze, risate, buon cibo, buon vino e l'emozione di vedere per la prima volta il cortometraggio è stato davvero un pomeriggio magnifico. Ovviamente quella prof è oggi la relatrice della mia tesi.
   
1) Tutte le persone che ho conosciuto in questi cinque anni.
In Statale: Erika N., Luca, Alessandro, Boris, Cristina, Laura, Sem, Martina, Mauro. Chiara per aver praticamente convissuto con me per due anni, Erika C. per avermi parlato di questo corso di laurea. Il principe azzurro del primo banco e quel tipo che si sedeva spesso di fianco a me e mentre io facevo un sudoku "semplice" lui ne faceva due "difficili". Tutti quelli che hanno lasciato e tutti quelli che si sono laureati.
In Bicocca: Chiara, Sabrina, Ginevra, Stefania, Alice e il primo semestre. Alessandra e le chiacchierate prima degli esami. Pietro, Eugenio e i discorsi impegnativi. Jara, Filippo e tutti i miei compagni di tirocinio. 
Ringrazio Anna, Sara Aurora e Asha per essere state ottime compagne di viaggio.

Ma anche:
- tutti i prof che non ho nominato.
- tutti i libri che ho letto.
- tutte le cose che ho imparato.
- le macchinette e gli infiniti discorsi che hanno ascoltato: "Che merda, mi ha bocciato", "Bello sto corso!", "Se non prendo il caffè sfaso", "Che fate più tardi, belle fanciulle?"
- le signore della mensa della Statale, che erano innamorate di un mio compagno di corso toscano e ci davano sempre il dolce gratis.
- i chiostri della Statale e gli spiazzi esterni super-simmetrici della Bicocca.
- uscire dalla Metro, vedere il Duomo e rimanere preda della sindrome di Stendhal (valido solo per i due anni in Statale purtroppo)
- gli aperitivi nei locali che attorniano la Bicocca.
- le aule studio della Statale: quella silenziosa, quella che ci vuole il pass, quella che ci vanno cani e porci, quella dove la gente va a giocare a carte, quella dove ci sono tutti i tipi più strani.
- la segreteria della facoltà di Scienze della Formazione e tutte le volte che ho pensato: ora faccio una strage.
- tutti quelli che non ho nominato, ma che comunque hanno diviso con me una parte di questo cammino.


(C)