Robert Mapplethorpe

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lunedì 29 novembre 2010

Step 09 - the art fair that's a step ahead

Siete mai stati a una fiera d'arte?
Per noi ieri è stata la prima volta, siamo andati a visitare la Step 09 all'interno del museo della scienza e della tecnologia di Milano.
Copio-incollo la presentazione dell'evento dal loro sito:

Step09 è un format interdisciplinare in cui arte contemporanea, live act, musica e cultura dividono lo stesso palco offrendo al pubblico un’esperienza unica nel panorama delle rassegne e delle fiere d’arte. Nato dall’esigenza di mettere a disposizione dei galleristi un contesto vivacemente anticonvenzionale per presentare le proprie opere tanto al pubblico dei collezionisti quanto a quello dei semplici curiosi, dopo il battesimo dello scorso anno Step09 si prepara a fare un ulteriore “passo” avanti in termini di qualità e ricchezza delle proposte, aprendo le porte anche a progetti internazionali e ritagliandosi così uno spazio sempre più autorevole nel calendario degli appuntamenti artistici da “non mancare”.

Bene. Format interdisciplinare. Esperienza unica. Contesto vivacemente anticonvenzionale. Qualità e ricchezza delle proposte.
E' una presentazione decisamente altisonante! Sono stati all'altezza delle aspettative?

Ripeto: per noi era la prima fiera d'arte, quindi non possiamo fare paragoni. 
Due domande però ce le facciamo: il contesto era vivacemente anticonvenzionale? Non direi. Le proposte erano varie? Questo sì. Ricche? Non esageriamo, dai.
Usare l'espressione "format interdisciplinare" mi sembra una forzatura, dato che c'erano 12mila quadri, 6mila fotografie, qualche scultura, poche installazioni e un paio di tizi che suonavano musica contemporanea.
  
Ma la cosa che mi ha più scioccata e che ha umiliato la mia anima romantica, è stato vedere l'arte mercificata.
Chiariamo, io sto collaborando con un'associazione che si occupa di arte contemporanea. Tutto fanno tranne che ammirare languidamente i quadri sospirando dolci frasi malinconiche. Sono in contatto con galleristi, collezionisti, broker d'arte. Però entri a una loro mostra e ammiri. Pensi e dici cose come: "Bello, brutto, ben fatto, mal fatto, disgustoso, divertente". Il prezzo dell'opera conta, ma lo si valuta solo in un secondo momento.
  
In una fiera i prezzi sono tutt'altro che nascosti. Inizi a pensare cose come: quale artista soddisfa il miglior rapporto qualità-prezzo? Se aspetto un po' a comprare le quotazioni saliranno troppo? Se il coefficiente di questo pittore è 4,5 quanto varrà tra due anni? 
Io non avevo soldi da spendere. Ero lì per conoscere questo mondo nuovo, per conoscere qualche emergente ma, soprattutto, per ammirare delle opere d'arte
Non ci sono riuscita.
Non mi sono goduta nulla, riuscivo solo a pensare "Questa foto vale 2200 euro? Questa? QUESTA?"
  
(C)
  

2 commenti:

  1. Leggere gli slogan pubblicitari fa sempre parecchio ridere, ieri nella descrizione di un centro benessere dalle parti di Lecco leggevo "immerso nella verde e rigogliosa Brianza". Tralasciando che se stai a Lecco, non sei in Brianza (anche se il comune si chiamava Brianza), ma da quando la Brianza è verde e rigogliosa? Non siam mica in pineta!

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  2. Ahauhauahuahauhauhauahu!
    La verde e rigogliosa Brianza NOOOOOO

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