Robert Mapplethorpe

Robert Mapplethorpe

martedì 27 settembre 2011

Recensione Super 8 - Super ato

Ieri sera cinema. Qualche esitazione sulla scelta del film...

"La pelle che abito"? 
     "Dai, è Almodovar! Però sembra pesante..."
"Carnage?"
     "Interessante, ma magari la prossima volta..."
"L'alba del pianeta delle scimmie!" 
     "Mmmm ma forse non è il nostro genere..!"
"Super 8?"
     "Super 8!"

Beh, difficile resistere a due nomi quali J.J. ABRAMS e STEVEN SPIELBERG!
Il film si preannuncia tosto, quindi. Bastano i primi 5 minuti per capire che i protagonisti sono dei ragazzini. Forse proprio per questo (o forse no) la storia procede in modo lineare, semplice, contrariamente alle premesse che ci facevano pensare ad una narrazione complicata e intrecciata in stile Nolan. Gli attori sono bravi, i ragazzini nei panni di Joe e Alice soprattutto! Complessivamente il film è interessante e curato, è coinvolgente, ma fino a un certo punto. C'è qualcosa che impedisce di entrarci del tutto, forse non regge il patto narrativo, qualcosa risulta poco credibile. O forse è quel vizietto di Abrams di lasciare irrisolte cose che andrebbero spiegate, che non hanno niente a che vedere con la "libera interpretazione" ma piuttosto lasciano pensare che nemmeno lo sceneggiatore abbia una giustificazione.
A proposito di Abrams, la sua mano è inconfondibile. Chiunque abbia visto LOST avrà certamente ritrovato non poche costanti, una fra tutte la sonorizzazione, in pieno stile Michael Giacchino! Poi gli incidenti, le esplosioni, l'elettromagnetismo, le sparizioni, il mostro... Uno dei personaggi principali che si chiama Jack,  (che caso) somiglia a Matthew Fox per fisionomia, per ruolo e soprattutto ha un insostituibile antagonista biondo e muscoloso!


(A sinistra Matthew Fox, il Jack di Lost. A destra Kyle Chandler, il Jack di Super 8). 


Per quanto il film sia ben scritto non c'è mai un guizzo o un colpo di scena. Il ritmo a tratti è lento, la regia è pulita e la fotografia purtroppo è poco interessante. Questo è la dimostrazione di quanto un prodotto davvero incredibile sia opera di un team, non solo di una mente, per quanto geniale. Abrams senza i Losties non vale altrettanto. A proposito di team, immagino che Spielberg non sia solo il produttore per questo film... Non lo conosco a fondo ma nello stile, in alcune riprese, in generale, si respira il suo nome.




Va fatta una considerazione su tutte. Film carino, ben costruito, funziona, ma grazie... è una grandissima furbata. Ricetta per un film di successo? Facile, metti in uno shaker una vecchia pellicola di E.T., il DVD di Harry Potter e la Camera dei Segreti e qualche episodio di Lost. Sbatti bene il tutto per un'ora e 53 minuti ed eccoti servito "Super 8".
Nessuno è scontento, ce n'è di buono per tutti: è il giusto mix tra pop, retrò, fantasy e mystery. Romantico per i sentimentali e d'azione per i duri, persino splatter per chi ama il trash! Alla fine è probabile che sia proprio questa costruzione ad hoc a creare un impedimento. E' risaputo che cercando di piacere a tutti si rischia poi di non piacere a nessuno. Non che questo film non piacerà a nessuno, anzi, ma certamente non verrà ricordato per qualcosa di nuovo o di particolare.

Giudizio finale: carino, andate pure a vederlo. Ma usciti dal cinema è già... superato.

(A)

2 commenti:

  1. Come dicevo, secondo me siete stati un po' troppo buoni :)
    Il professore che si schianta contro il treno e sopravvive allegramente, il treno che schizza in aria neanche fosse quello dello Zio Fester, i rottami che diventano astronave per magia con le lucine accese... C'è fantasia e fantasia: sì a quella che è solo un pretesto poetico per raccontare una storia sentimentale con raffinata leggerezza (vedi Midnight In Paris...), no a quella che è un mezzuccio goffo per tenere in piedi una storia raffazzonata che non si reggerebbe altrimenti sulle proprie gambe...
    E poi, come giustamente osservava Cri, questi due padri da cui uno si aspetta che combinino qualcosa che ne giustifichi l'esistenza nella trama e la reciproca riappacificazione, e che invece si riducono alle due tristissime frasi "è stato un incidente" e "ti ho trovato", che ne sintetizzano molto efficacemente l'essenza di fantocci in balia degli eventi anziché eroi e modelli per i figli...
    E infine tutti i cliché più triti, dal bambino ciccio di famiglia numerosa e grezza, all'orfanello figlio unico che intenerisce la più carina della scuola, allo sceriffo inetto con il vice sveglio(?), al cattivo che muore (senza neanche un minimo di battaglia), ai camion rossi che ci manca sopra solo la scritta "ACME" di Will Coyote...
    Io penso che, se i produttori si fossero chiamati JJ Finizio e Steven Rossi, delle 5 stelline che si vedono su tutte le recensioni ne avrebbero strappate a fatica 2... è la solita dinamica per cui il battage mediatico crea delle aspettative talmente alte che quando poi irrimediabilmente queste si scontrano con la realtà uno finisce per convincersi che sì, non era poi così male (vedi il caso Avatar...)
    A me è sembrato semplicemente un filmetto da domenica pomeriggio in famiglia, in cui fra una confezione di popcorn rovesciata e un bebé che si mette a piangere si passano un paio d'ore distratte a vedere mostri buoni, uomini cattivi e ragazzini che corrono a destra e a sinistra facendo e riparando danni... :)
    Ciao!!

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  2. Penso che tu abbia assolutamente ragione, infatti siamo rimasti complessivamente delusi, deluse le nostre aspettative tanto gonfiate da quei due nomi accostati. Leggevo su un blog strabello (TuttoFaMedia - http://tuttofamedia.splinder.com/post/25529514/super-8-la-restaurazione-vincente-di-jj-abrams-e-steven-spielberg) delle fortune di JJ Abrams... Clicca sul link ;)
    Comunque, è proprio per quello che hai scritto tu che consideriamo questo film "superato". Godibile per una serata tranquilla o una domenica pomeriggio al cazzeggio, ma pieno di stereotipi, zero innovazioni, trovate facili... tutto già detto, già fatto già visto... tutto già superato, appunto :)
    Ciao!

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