Poi ti imbatti in un video e (forse) cambi idea.
Ieri sera ho visto per la prima volta il lavoro di Gunther von Hagens, "Body Worlds".
Una mostra temporanea lo ospita a Roma, devo solo trovare l'occasione per partire e andare a vedere di persona: corpi umani morti, aperti e modellati.
Solo un uomo con una grande testa poteva coniugare così ricerca scientifica e ricerca artistica.
Quanto è facile cadere in toni macabri, squallidi, trash, volgari, irrispettosi, banali e tragici quando si ha a che fare con la morte?
Io, guardando questo video, trovo il suo linguaggio poetico, ironico, interessante, romantico, profondo, giocoso, delicato... intenso.
Per sapere se mi sbaglio c'è solo una soluzione: partire!
(A)
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