Robert Mapplethorpe

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sabato 11 dicembre 2010

"Il sogno si avvicina" - Salvador Dalì a Milano

E' estremamente difficile recensire una mostra se si tratta di Salvador Dalì.
Non era la prima volta che ammiravamo le sue opere, a dire la verità. Siamo stati alla meravigliosa casa-museo in quel di Figueres (da andarci almeno una volta nella vita!)
e à Paris.
Quest'uomo antipatico e presuntuoso si definiva Genio.
Aveva ragione.
Sarà per questo che è così difficile scriverne? Perché lui non è di quelli che lasciano indifferenti, non è di quelli banalmente impeccabili dalla tecnica ineccepibile e nemmeno di quelli cervellotici-intellettuali-ermetici-puzza sotto al naso. Lui è pop, emo, kitsch, classico, moderno, dark, essential, (anti) conformista, teatrale... Lui unisce e divide.

Insomma, in tutto questo bailamme, ecco tre cose degne di nota della mostra a
Palazzo Reale:

1. La possibilità di interagire con un'opera d'arte a misura d'uomo!

  
2. La divisione in Stanze, ognuna con un suo tema e un suo colore.

    - La stanza della Memoria.
    - La stanza del Male.
    - La stanza dell'Immaginario.
    - La stanza dei Desideri.
    - La stanza del Silenzio.
    - La stanza del Vuoto.

3. L'incredibile video "Destino" nato da una collaborazione tra Disney & Dalì, per chiudere in modo surreale un percorso forse non ricco ma davvero ben studiato.

   
Usciti da Palazzo Reale (stranamente soddisfatti, dato che di solito la dentro le mostre le organizzano col Censura) ci imbattiamo nel freschissimo Museo del '900, sempre in Piazza Duomo. “Ingresso gratuito fino a fine febbraio” così ne approfittiamo ed entriamo. Impatto promettente!

 
Struttura bella e moderna, illuminazione interessante, “Il quarto stato” che appare, immenso e inaspettato, lungo la salita verso le sale espositive. Nella prima sala Modigliani, Picasso, Matisse e Kandinskij! Poi? Un tripudio di Boccioni & seguaci che, a onor del vero, ci annoiano a morte. A parte qualche rarità (De Chirico, Fontana, Arturo Martini) consigliamo a tutti i non appassionati di Futurismo ed Astrattismo di approfittarne finché l'ingresso è gratuito; design, location e “Il quarto stato” valgono una scappatina! 

   

   

(A, C)

2 commenti:

  1. ma soprattutto dechirico ahahahahahah

    ah poi passami le foto :D

    pata

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  2. De Chirico... indelebile.

    G.

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