Robert Mapplethorpe

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venerdì 4 marzo 2011

Une forme de vie (Una forma di vita) Amélie Nothomb

Appena finito di leggere l'utlimo libro di Amélie Nothomb. Bellissimo. E so che le parole "bello" o "bellissimo" ai più possono sembrare banali, ma non lo sono affatto. Con questo libro, che è quasi un'autobiografia (sarebbe la quinta su 18 libri pubblicati, nel suo caso) Amélie ha fatto di noi lettori degli Harry Potter nascosti sotto il mantello dell'invisibilità. Ci ha mostrato il rito della corrispondenza epistolare, ci ha svelato il criterio con cui sceglie di rispondere alle oltre 2000 lettere che riceve. Peggio ancora, come se non sapesse di essere spiata ci ha lasciato vedere le smorfie, sentire i pensieri. Ci ha resi contemporaneamente ospiti e intrusi, mettendoci costantemente in uno stato di curiosità, onore e disagio. Ci ha fatti sentire indispensabili e indesiderati, vita e galera. Ci ha fatto sognare di essere e di non essere i protagonisti di questa storia. Ma soprattutto ci ha lasciato una voglia tremenda di scriverle e un'insicurezza più grande per farlo.



"A Chiara, amichevolmente, Amélie Nothomb"

Amélie @ laFeltrinelli di Milano (Piazza Piemonte)


Ebbene sì, anche noi siamo tra quelli che tutti i giorni controllano carichi di eccitazione la casella della posta... Il 22.02.2011 è stata la prima volta che abbiamo incontrato Amélie, un'emozione indescrivibile. Le abbiamo lasciato una lettera, risponderà?

(A) 

3 commenti:

  1. Bellissimo post, che condivide in pieno le emozioni aiutandomi a ricordare le mie!

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  2. Ciao! Ho finito di leggere il libro qualche giorno fa. Sono contenta di averlo fatto anche perché ciò mi ha dato modo di imbattermi nel tuo blog!:-)))))

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